
I tre si erano trasferiti nel paese africano già da qualche tempo.
E’ brianzola la famiglia rapita in Mali. Rocco Langone, 64enne, Caivano Maria Donata, la moglie di sessant’anni e Giovanni Langone, 40 anni sono originari di Potenza ma risulta abbiano abitato per anni in Brianza, tra Triuggio e Lissone. I tre si erano trasferiti nel paese africano già da qualche tempo. Anni fa era partito figlio e più recentemente si erano uniti i genitori.
Secondo quanto hanno riferito le principali agenzie di stampa internazionali, il rapimento sarebbe avvenuto giovedì nel villaggio di Sinzina, nella regione di Sikasso nel sud est del Mali. In quella zona ci sono gruppi riconducibili al terrorismo islamico, milizie, bande criminali. Quattro uomini armati sono entrati nella loro casa e li hanno portati via in un pickup. Con loro è stato preso anche un loro amico del Tongo. Di loro si sta occupando la Farnesina che con una nota conferma il sequestro di tre connazionali: “l’Unità di Crisi sta profondendo ogni sforzo – in coordinamento con le competenti articolazioni dello Stato – per una soluzione positiva del caso. A tal fine, il Ministero degli Esteri ribadisce, d’intesa con i famigliari, l’esigenza di mantenere il massimo riserbo”.
La famiglia potrebbe appartenere ai Testimoni di Geova, secondo quanto riferisce il sito Africa express citando un funzionario locale. Informazione non confermata dalla Congregazione dei testimoni di Geova che ha dichiarato all’Adnkronos “Non ci sono nostri missionari inviati in quel Paese. In Italia i testimoni di Geova sono 250mila quindi è possibile che qualcuno a titolo personale sia andato in Mali per aiutare le comunità locali. Ma noi non ne siamo a conoscenza”.