La Rievocazione storica? Ispirata al “Bosco Bello”: appuntamento l’11 giugno a Monza

26 maggio 2022 | 00:00
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La Rievocazione storica? Ispirata al “Bosco Bello”: appuntamento l’11 giugno a Monza

Storia e leggenda si uniscono ancora una volta per raccontare la ricchezza culturale di Monza.

Storia e leggenda si uniscono ancora una volta per raccontare la ricchezza culturale di Monza. E’ stata presentata oggi, 25 maggio, nella prestigiosa sede della Villa Reale di Monza la 41esima Rievocazione Storica monzese, uno degli appuntamenti più significativi della rassegna Summer Monza. La data è l’11 giungo e segna un traguardo importante: dopo gli anni bui della pandemia torna finalmente il tradizionale Corteo dei figuranti in costume lungo le vie del Centro Storico, emblema di quella magica notte di mezza estate che ormai da decine di anni prende forma per la gioia dei monzesi.

IL TEMA DELL’EDIZIONE 2022 DEL CORTEO STORICO DI MONZA

Il tempio della velocità nel bosco delle leggende, degli amori e delle streghe” è il titolo scelto per la manifestazione che in occasione dei 100 anni dell’autodromo cittadino ha convinto Ghi Meregalli, la signora di Monza cui si deve l’ideazione dell’evento, a riportare indietro le lancette del tempo al XIV secolo, ove a prendere forma e entrare in seguito nell’immaginario collettivo sono state le leggende legate al Bosco Bello, luogo ameno all’interno del Parco, conosciuto anche come la Selva dei nobili Gavanti, dove il circuito automobilistico per l’appunto è sorto. “Ho imparato il valore della storia dai miei nonni e oggi lo voglio trasmettere ai miei concittadini in modo simpatico” – ha commentato Ghi Meregalli ponendo l’accento sul lavoro di preparazione dell’evento e sulla cura nella realizzazione dei costumi.

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Al tavolo dei relatori c’era anche Giuseppe Distefano, direttore del Consorzio Villa Reale e Parco di Monza che ha dichiarato “Abbiamo accolto con piacere la richiesta di fare la presentazione dell’evento in Villa Reale. Apprezziamo molto il metodo di ricerca e studio portato avanti dagli ideatori, un metodo che noi come consorzio dobbiamo prendere come esempio per valorizzare il nostro patrimonio”. Soddisfatto anche l’assessore alla Cultura e Turismo Massimiliano Longo che ha messo l’accento sull’importanza attrattiva dell’evento: “La rievocazione è un appuntamento unico in grado di riportare in luce la storia e leggende della città grazie proprio al lavoro di Ghi Meregalli”. Un saluto veloce è arrivato anche dal sindaco Dario Allevi che ha ringraziato tutti gli organizzatori che ci sono dietro un evento che impiega 364 giorni per essere preparato.

IL PROGRAMMA

La manifestazione si aprirà già nel pomeriggio alle ore 16 nella piazza dell’Arengario con animazioni di ispirazione medievale ove fra gli altri saranno protagoniste le antiche herbarie, alle prese con la preparazione di intrugli e decotti magici e le merlettaie a lavorare coi fuselli, e ancora uomini in armi e duellanti e altre figure tipiche della nostra tradizione. Ad accompagnare l’animazione, che richiamerà le antiche contrade e vedrà anche il coinvolgimento degli spettatori, la sfilata e l’esibizione coreografica degli sbandieratori lungo le vie del centro ad annunciare l’importante evento.

La serata, ore 21, sarà invece segnata dal ritorno del corteo con i centinaia di figuranti in costume provenienti da tutta la Brianza e da altre località italiane. Il corteo, accompagnato dal suono di chiarine medievali e tamburi, percorrerà le strade dalla Torre Viscontea di Largo Mazzini fino in piazza Duomo, presentando al pubblico oltre ai borghigiani di Modoetia, fra i quali i nobili e i notabili elegantemente abbigliati, i religiosi del Capitolo di San Giovanni, e ancora i contadini e gli artigiani con i loro strumenti da lavoro, anche le figure mitiche legate al Bosco Bello. In primis, la famosa Matta Tapina, la famosa strega vestita di stracci colorati che seduta sul suo carro cigolante e pieno di cianfrusaglie andava spaventando il popolo e lanciando incantesimi. E poi i folletti del bosco, nascosti fra le querce e i carpini del Parco cittadino, la Giubiana, la vecchia megera dalle gambe lunghissime e le calze rosse che ogni anno a gennaio viene bruciata in piazza per propiziarsi la buona sorte, e altre ancora oggi vivissime nei racconti tramandati dalla tradizione briantea.

Sotto le guglie del Duomo, successivamente all’esibizione dell’arpista di fama internazionale Vincenzo Zitello e di alcuni altri momenti di intrattenimento ispirati ai divertissement medievali, si aprirà la rappresentazione teatrale incentrata in particolare sulla romantica e tragica parabola di Rosa de’ Peregalli e Gian Guidotto de’ Lesmi, conosciuti come il Romeo e la Giulietta della Brianza, la cui lapide fino al XVIII secolo ancora era visibile fra le frasche del Bosco Bello.

L’ultima parte della serata vedrà infine il sagrato animarsi della magica esibizione della Compagnia dei Folli. Con i trampolieri, i saltimbanchi, gli acrobati e gli straordinari giochi di luce e pirotecnici accompagnati dalla musica e dalle danze in verticale e dall’imperdibile volo della colomba teodolindea sul pallone aerostato che coronerà una serata difficile da dimenticare. Un vero e proprio scrigno di emozionanti suggestioni, dunque, che si aprirà sotto il cielo stellato regalando a tutti i monzesi sorprese inattese, stupore e meraviglia.