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Corruzione e turbativa d’asta: mazzette nei cesti natalizi. 5 persone arrestate in Brianza

17 maggio 2022 | 08:44
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Corruzione e turbativa d’asta: mazzette nei cesti natalizi. 5 persone arrestate in Brianza

Corruzione e turbativa d’asta. Appalti truccati ad imprenditore brianzolo in cambio di denaro. 5 arresti domiciliari, tra cui 4 dipendenti pubblici.

Corruzione e turbativa d’asta. Appalti truccati ad imprenditore brianzolo in cambio di denaro. 5 arresti domiciliari, tra cui 4 dipendenti pubblici, sequestrate 3 aziende, oltre a beni per oltre 26o mila euro. Su delega della Procura della Repubblica, la Guardia di Finanza di Monza proprio in queste ore stanno dando esecuzione ad ordinanze di applicazione di misure cautelari degli arresti ai domiciliari nei confronti di 5 persone, di cui 4 residenti in Brianza, perchè indiziati a vario titolo di corruzione, turbativa d’asta e falso. In corso anche il sequestro di tre aziende aggiudicatarie di appalti e affidamenti di servizi, oltre al sequestro preventivo di denaro e beni di un imprenditore per oltre 260 mila euro.

Le indagini, delegate alle Fiamme Gialle di Seregno, si sono concentrate su una serie di condotte illecite avvenute tra il 2019 e il 2021, da un imprenditore residente in Brianza, amministratore di diritto e di fatto, di 3 società operanti nel settore dei servizi di pulizia e manutenzione aree verdi, utilizzate a “giro” per partecipare a gare pubbliche in diversi comuni, tra cui Desio e Biassono, con l’obiettivo di aggirare il principio di rotazione degli affidamenti, anche grazie alla collaborazione di alcuni pubblici ufficiali.

I militari hanno ricostruito l’assegnazione alle società dell’imprenditore di appalti per un valore complessivo di oltre 2.5 milioni di euro indetti da parte di una azienda a partecipazione pubblica monzese e di 4 Enti pubblici locali, di cui tre del territorio di Monza e Brianza e uno della provincia di Milano.

I pubblici ufficiali indagati avrebbe ricevuto in cambio soldi anche in più tranche (tra i 1.ooo e i 12.000 euro a volte occultati in cesti natalizi), buoni benzina e altre utilità.

Alcune procedure di gara sarebbero state turbate per avvantaggiare le aziende comunicato in anticipo le condizioni tecniche contenute nel capitolato, i tempi di apertura e chiusura dei procedimenti di affidamento, i nomi dei concorrenti da avvicinare per stabilire i ribassi da offrire.

In un caso, con una perizia suppletiva per una variante fittizia, falsificando lo stato di avanzamento dei lavori già ultimati, sarebbe stata attestata, a cantiere chiuso, l’avvenuta esecuzione di ulteriori opere, procurando così all’imprenditore indagato un ulteriore profitto illecito.

In due occasioni però i presunti tentativi di corruzione di dipendenti pubblici non sarebbero andati a buon fine e i pubblici ufficiali avrebbero restituito le somme indebitamente consegnate.

12 in tutto le persone sottoposte ad indagini che hanno portato all’esecuzione di cinque ordinanze di applicazione di misura cautelare eseguite.

Sulla vicenda si è espresso con una nota il Codacons. Per il Presidente Marco Maria Donzelli “Scandalo gravissimo che getta un’ombra sull’operato della Pubblica Amministrazione. Ci auspichiamo che venga fatta piena luce sull’accaduto, e vengano accertate le responsabilità dei soggetti coinvolti.Depositeremo nomina di parte offesa e saremo pronti a costituirci parti civili nel procedimento, al fine di tutelare la collettività dei consumatori e cittadini.”.