Monza, nuovo caso di furti di pezzi d’auto: in via Albinoni. Rubati i pneumatici

A segnalare il furto alla nostra redazione un residente della zona che ci dice: “purtroppo ne succedono molti così: non ci dispiacerebbe avere pattuglie notturne a controllare la situazione”
Monza. Decisamente un brutto risveglio quello di questa mattina, venerdì 13 maggio, per una monzese che si è trovata la macchina, lasciata parcheggiata in via Albinoni, saccheggiata di tutti e quattro i pneumatici. Un furto ai danni di un’automobile che va a sommarsi a tanti altri, tutti più o meno simili: chi si trova senza i fari anteriori, chi con i vetri rotti, chi senza ruote, e chi addirittura con il servizio completo.
Questa volta a fare le spese una donna che, arrivata al parcheggio, ha dovuto fare i conti con una brutta sorpresa. Auto sollevata con attrezzi di fortuna e senza le ruote. Tolte tutte e quattro.
Un brutto episodio, ma solo uno dei tanti viene da dire perché la zona è spesso soggetta a questa tipologia di furti tanto che, un altro residente, ha fatto sapere alla nostra redazione: “nella nostra zona questi furti capitano spesso. Io abito vicino a via Pochielli e devo dire che ci piacerebbe molto avere delle pattuglie che di notte passano per fare dei controlli”.
L’esasperazione di un residente
Non certo la prima richiesta di “aiuto” quella che abbiamo ricevuto. Le nostre pagine di cronaca, nelle settimane passate, hanno raccolto tante altre testimonianze. Una fra tutte quella del monzese H.N., di via Clemente, esasperato dopo che la sua auto è stata vittima di furti identici per diversi mesi consecutivi.
Così come in zona musicisti, sempre a Monza, ai danni di una Mercedes. Le modalità sono sempre le stesse: i ladri agiscono di notte, utilizzano strumenti di fortuna, come mattoni piuttosto che legni, per sollevare l’auto e lavorare così indisturbati svitando un bullone dopo l’altro. Altrimenti, se l’obiettivo non sono le ruote ma gli accessori dell’auto oppure i fari, spaccano i vetri posteriori.
L’obiettivo, molto probabilmente, è poi quello di rivendere i pezzi al mercato nero.