Olimpiadi di Debate, il Liceo Frisi di Monza secondo nella finale nazionale

A Bardonecchia il team composto da quattro studenti dello storico istituto di via Sempione è stato battuto solo dall’Ulivi di Parma. L’iniziativa punta a stimolare il pensiero creativo e la comunicazione efficace.
Monza. “Non è agonismo per agonismo, è una gara di eccellenza, ma con una forte valenza educativa che tiene in considerazione il fari play ed il rispetto dell’altro”. In queste parole della professoressa Gianna Salati, docente di religione e coach del team del Liceo scientifico statale “Paolo Frisi” di Monza che si è classificato secondo alle Olimpiadi italiane di Debate, c’è tutto il senso della partecipazione ad una competizione che vuole inculcare negli studenti il gusto del dibattito quale strumento di pensiero creativo e di comunicazione efficace ed adeguata.
In questo senso il secondo posto ottenuto alle Olimpiadi di Debate, nella finale disputata al Villaggio Olimpico di Bardonecchia, in provincia di Torino, dai quattro ragazzi del Liceo Frisi, Sofia Rossi, Federico Grande, Tommaso Godino e Andrea Profili, è una conferma anche delle loro qualità umane oltre che delle loro competenze multidisciplinari.
A battere il team monzese, che già l’anno scorso aveva conquistato la piazza d’onore in Italia in questa competizione, basata su una metodologia didattica di tipo attivo ed ispirata al modello del Parlamento inglese, questa volta è stato solo il Liceo scientifico “Giacomo Ulivi” di Parma.
La finale nazionale delle Olimpiadi di Debate ha visto i due team di studenti sfidarsi su una mozione di dibattito preparato, su cui c’è la possibilità di allenarsi con congruo anticipo, dal titolo “Giovani fra 16 e 25 anni dovrebbero far parte degli organi governativi preposti alla transizione ecologica negli Stati dell’Unione Europea, con le stesse responsabilità e gli stessi doveri dei membri senior”.
Il Liceo Frisi, che per arrivare a giocarsi il primo posto ha dovuto vincere anche cinque dibattiti impromptu, quelli per cui l’argomento è comunicato alla squadra solo un’ora prima della discussione e non viene concessa l’opportunità di consultare internet o altre fonti, aveva il compito di sostenere la posizione pro nella sfida finale.

IL TRAGUARDO
“Partecipare alle Olimpiadi di Debate è sempre un’occasione di crescita, tanto più quest’anno con il ritorno in presenza” afferma Sofia Rossi, che è stata nominata miglior debater di questa edizione, un primato individuale a cui, a testimonianza delle grandi individualità del team monzese, si aggiungono anche il settimo posto di Andrea Profili e l’ottavo di Tommaso Godino.
“L’esperienza a Bardonecchia non è stata solo palestra per il “public speaking” ma, grazie al contatto umano recuperato, ha favorito anche un prezioso scambio con le altre squadre, provenienti da tutta Italia – continua la studentessa del quarto anno del Liceo Frisi – l’aspetto migliore rimane probabilmente il lavoro di gruppo nella fase di preparazione e di dibattito stesso”.
Dietro ad un secondo posto assoluto c’è, infatti, la capacità di studiare tempi e regole codificati, stabiliti dal protocollo del Debate, ma anche la difficoltà, soprattutto mentale, di sostenere un lungo elenco di sfide.

Basti pensare che il team dello storico istituto scolastico di via Sempione a Monza solo nella fase a girone della finale nazionale delle Olimpiadi ha dovuto sfidare altre sei Regioni: Calabria, Piemonte, Campania, Toscana, Emilia-Romagna, poi incontrata di nuovo nella finalissima, Abruzzo. Da “La Corte Penale Internazionale dovrebbe rendere perseguibile il reato di Ecocidio” a “I figli di persone appartenenti alla criminalità organizzata dovrebbero essere sottratti alla responsabilità genitoriale” i temi trattati.
Poi Sofia, Tommaso, Federico e Andrea, nei quarti e in semifinale hanno rispettivamente battuto la Sardegna e l’Abruzzo su due mozioni impromptu in cui hanno dovuto sostenere la posizione pro: “Lo Stato dovrebbe pagare le casalinghe e i casalinghi per il loro lavoro” e “Le multe per violazioni del codice della strada dovrebbero essere completamente convertite in periodi di lavoro socialmente utile”.
“Nella finalissima nel parere dei giudici hanno probabilmente prevalso alcuni tecnicismi perché le due squadre erano entrambe molto forti – spiega la professoressa Salati – ho guidato una squadra eccezionale per la quale ho ricevuto complimenti dai team delle altre Regioni”.

IL PERCORSO
Bardonecchia è stata per gli studenti del Liceo Frisi solo l’ultima tappa di una strada che, dato il numero di partecipanti in Lombardia, si annunciava sin dall’inizio lunga e tortuosa.
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Prima, infatti, ci sono state le selezioni interprovinciali, che riunivano le province di Monza e Brianza, Lecco e Sondrio, e si sono tenuti online nei pomeriggi del 16 e 17 febbraio.
Quindi la prova regionale dove Sofia, Federico, Tommaso e Filippo Gallavotti, che poi all’ultimo momento nelle sfide della finalissima ha lasciato il posto ad Andrea Profili, hanno superato diversi avversari fino a battere in finale il Liceo Classico Golgi di Breno, in provincia di Brescia.
Ora, dopo il secondo posto in Italia alle Olimpiadi nazionali di Debate, il team dello storico istituto scolastico monzese sta continuando ad allenarsi. “Nella prima settimana di giugno parteciperemo al Debate Day che la Provincia di Monza e Brianza organizza al teatro Villoresi – annuncia Salati – non sarà stilata una classifica finale ed ogni scuola potrà portare una o più squadre”.