Sant’Eugenio, torna la tradizionale festa dell’Onlus di Concorezzo

Per la Associazione del paese quella domenica 29 sarà anche l’occasione per festeggiare il 40esimo anniversario.
Concorezzo. Uno tra i settori più colpiti dalla pandemia è sicuramente quello del volontariato. La mancanza di legami, l’impossibilità di contatto e di interazione fisica hanno portato ad una non-presenza che ha silenziato quei valori che da sempre animano l’essere volontario. Molte realtà hanno dovuto sospendere le proprie attività, preziose tanto per chi frequenta questi spazi quanto per le loro famiglie. Per questi e altri motivi la Festa del Volontariato di domenica 29 maggio della Onlus Sant’Eugenio sarà ancora più importante. Oltre a segnare un ritorno verso quella normalità che manca ormai da troppo, sarà anche l’occasione per festeggiare i 40 anni dell’associazione.
“Dopo tre anni di assenza finalmente torniamo con la tradizionale festa in presenza che cade nell’anno del nostro quarantesimo anniversario. – spiega uno dei membri del consiglio, Flavio Recalcati – Anche noi abbiamo dovuto chiudere le porte di casa ma siamo stata la prima Onlus della Provincia a riaprire non appena possibile, il 15 giugno 2020. Domenica sarà l’occasione anche per riproporre attività collaterali come spettacoli, pranzo e cena e i banchetti dove vendiamo oggettistica fatta dai nostri volontari e ospiti.”

Cos’è l’associazione Sant’Eugenio
L’associazione Sant’Eugenio è nata nel 1982 a Concorezzo e da allora si occupa di ospitare persone con disabilità. Ad oggi gestisce due centri: un CDD, centro diurno disabili, con sede dietro alla chiesa di Sant’Eugenio che accoglie fino ad un massimo di 20 persone e, dal 2018, uno SFA, servizio di formazione all’autonomia, in via Ozanam che ospita sei ragazzi con disabilità più lievi. Può contare su 40 volontari, 14 dipendenti e sei collaboratori professionisti tra cui due infermieri, un fisioterapista e uno psicologo. “Prima del covid con i ragazzi del CDD facevamo molte attività particolari tra cui piscina, equitazione, musica ed ergo terapia. Fino al 2019 organizzavamo anche una vacanza estiva interamente finanziata dal centro. Queste sono tutte attività che il regolamento dei CDD non prevede e che piano piano stiamo reinserendo. – conclude Recalcati.
