Formazione

Scuola politica Alisei, sindacati e giovani protagonisti di battaglie per un lavoro più giusto

L'ultima lezione dell'iniziativa, che ha come partner principale la Cgil di Monza e Brianza, ha visto il dibattito tra gli iscritti e Fausto Durante, autore del libro "Lavorare meno, vivere meglio".

scuola-alisei

Monza. “Ci può essere qualcosa di più insensato di mantenere lo status quo di fronte ad un mondo che sta cambiando?”. Questa domanda che il dirigente della Cgil nazionale per le politiche industriali e l’innovazione, Fausto Durante, si pone sul mondo del lavoro attuale, riprendendo l’apologo degli spilli del filosofo e matematico britannico, Bertrand Russell, accompagna tutta l’ultima lezione dell’ottava edizione della Scuola di Formazione Politica dell’Associazione Alisei.

Il quesito resterà a lungo nelle orecchie e nelle menti dei 13 giovani tra i 16 e i 21 anni, che si sono iscritti all’iniziativa intitolata “Fondata sul lavoro – Principi costituzionali e altri strumenti per un impegno civico consapevole”. Ma anche del pubblico e dei sindacalisti della Cgil di Monza e Brianza, partner della Scuola insieme a Anpi Monza e Brianza, Diritti Insieme e l’Archivio del Lavoro. Che hanno assistito all’interessante confronto tra Durante e i giovani della Scuola a partire dal libro  “Lavorare meno, vivere meglio”, recentemente scritto dallo stesso dirigente sindacale.

scuola-alisei
Fausto Durante

La risposta al quesito su cosa fare per cambiare il mercato del lavoro in modo che sia più equilibrato e conciliante con gli sviluppi della società, i redditi e il benessere generale degli individui passa attraverso due obiettivi principali: la riduzione dell’orario di lavoro settimanale, dalle 40 ore attuali alle 32, e l’aumento dei salari, in Italia tra i più bassi in Europa.

I sindacati, la Cgil in particolare, devono farsi promotori perché anche nel nostro Paese si attivi il dibattito pubblico su questi due temi – afferma Durante – siamo nel pieno della quarta rivoluzione industriale e dello sviluppo tecnologico, è ora di liberarsi, anche sulla spinta degli spiragli aperti dalla tragedia del Covid-19, del vincolo novecentesco delle 8 ore di lavoro al giorno“.

I VANTAGGI

L’ultimo dei sei appuntamenti, tra lezioni teoriche, laboratori e sperimentazioni pratiche, che in questa ottava edizione della Scuola di Formazione politica Alisei hanno impegnato i giovani iscritti dal 21 aprile al 26 maggio, è stato l’occasione per analizzare come i cambiamenti del mondo del lavoro siano urgenti e possano aprire scenari in gran parte positivi.

scuola-alisei

“La riduzione dell’orario di lavoro, fino a 32 ore settimanali, a parità di stipendio con le 40 e possibilmente su 4 giorni e non 5 a settimana, è un buon affare per tutti ” sostiene Durante in risposta ad alcune domande dei giovani diplomati della Scuola Alisei, che per la loro partecipazione all’iniziativa si sono visti riconoscere anche fino a 50 ore di crediti PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento), obbligatori per gli alunni degli istituti scolastici superiori.

“Se guardiamo agli altri Paesi, la Francia, la Germania e il Regno Unito su tutti, ma anche la Spagna, dove si sta sperimentando la riduzione dell’0rario di lavoro settimanale a 32 ore grazie anche all’uso dei fondi sociali europei, è evidente che ci sia stato un miglioramento della redditività, della capacità produttiva e di tutti i macro indicatori finanziari – continua il dirigente sindacale – basti pensare che in Francia, nei primi 5 anni dal varo della legge sulle 35 ore, sono stati creati 300mila nuovi posti di lavoro solo nel settore privato”.

scuola-alisei

Tra gli effetti benefici, oltre alla crescita dell’occupazione, soprattutto giovanile, ci sono il passaggio per molti, in particolare le donne lavoratrici, da un contratto part-time ad uno a tempo pieno e la riduzione di infortuni, anche gravi e mortali, e degli errori di produzione, che avvengono per la maggior parte dalla quinta o sesta ora di lavoro in avanti.

“A tutto questo, non meno importante, aggiungerei anche un effetto mentale della riduzione dell’orario di lavoro – spiega Durante – si è più felici per il tempo in più che si ha a disposizione per la propria famiglia e i propri interessi e quindi si riesce a dare un contributo più significativo al processo produttivo“.

UN RITORNO AL FUTURO

In un mondo del lavoro dove stanno diventando dominanti i cosiddetti working poor, persone che pur lavorando fanno fatica ad arrivare a fine mese, vittime di una sperequazione a tratti disumana e, soprattutto in Italia, di una giungla contrattuale che spesso nasconde nuove forme di schiavismo, la battaglia per la riduzione dell’orario di lavoro, secondo l’autore di “Lavorare meno, vivere meglio”, sarebbe per i sindacati un ritorno all’essenza del proprio essere.

scuola-alisei

“La festa dell’1 maggio ricorda un tragico episodio accaduto a Chicago nel 1886 con decine di lavoratori uccisi perché protestavano proprio per ottenere una riduzione dell’orario di lavoro ad 8 ore dalle 10-12 al giorno di allora – afferma Durante – ora siamo nella quarta rivoluzione industriale, che spinta dalla tecnologia e dall’automazione sta sempre più portando nuove modalità di prestazione lavorativa, ma a differenza di quanto accaduto nel corso della storia questa volta non si sta registrando un miglioramento della condizione di vita generale“.

Ecco perché la riduzione degli orari di lavoro e l’aumento dei salari, che si intrecciano con lo smart working e  l’esigenza di un minore impatto sull’ambiente dei processi produttivi, devono tornare ad essere centrali nel dibattito politico. In primis su sollecitazione dei sindacati, all’interno di un fronte progressista, nei confronti delle imprese e dello Stato.

“Ci sono anche dei tabù che in Italia portano ormai perfino la sinistra e le organizzazioni dei lavoratori a pensare che l’unico mondo possibile è quello turbocapitalistico-finanziario e non si può, quindi, parlare di riduzione dell’orario di lavoro – sostiene il dirigente della Cgil nazionale – inoltre per evitare gravi danni occupazionali, determinati dai rapidi cambiamenti nel mondo del lavoro, bisogna legare una parte della riduzione dell’orario di lavoro alla riqualificazione e alla formazione professionale dei lavoratori, che altrimenti rischiano di non restare al passo”.

scuola-alisei

LA SFIDA

In Italia il dibattito pubblico è praticamente assente anche sull’aumento dei salari. “Nel nostro Paese sono troppo bassi, tanto che abbiamo perso il 2,8% di potere d’acquisto negli ultimi 20 anni – spiega l’autore di “Lavorare meno, vivere meglio” – nello stesso periodo in Francia e in Germania i salari sono aumentati di oltre il 30%”.

Se non si invertirà in fretta il trend, la povertà si diffonderà sempre di più nella società, in particolare nella cosiddetta classe media. E saranno proprio giovani come quelli che hanno frequentato l’ultima edizione della Scuola di Formazione politica dell’associazione Alisei a pagarne le conseguenze peggiori.

Anche da loro, a cui sono stati forniti nel corso dei sei appuntamenti in programma gli strumenti teorici di base per arricchire la propria esperienza quando saranno chiamati nel mondo del lavoro, può e deve partire il desiderio di migliorare le condizioni complessive di vita della società in cui viviamo.

scuola-alisei

“In questa edizione della Scuola abbiamo avuto un gruppo di giovani davvero brillante, di cui siamo molto contenti” afferma Giorgio Garofalo, presidente dell’Associazione Alisei, durante l’incontro con Durante a cui erano presenti, tra gli altri, anche Angela Mondellini, segretaria generale della Cgil di Monza e Brianza, Irene Zappalà, Responsabile della progettazione, del coordinamento e della didattica della Scuola di Formazione Politica e Matteo Furcas, che quest’anno ha avuto il compito di curare la segreteria didattica della Scuola di Formazione Politica di Alisei.

Per i giovani diplomati di questa ottava edizione dell’iniziativa c’è ancora un appuntamento in programma. Il 10 giugno andranno a Roma per la visita guidata alla Camera dei Deputati e al Senato della Repubblica e agli archivi del Parlamento. Proprio quelle istituzioni che sono chiamate a dare un indirizzo legislativo e normativo perché l’Italia diventi una Repubblica fondata sul lavoro giusto.

MBNews è anche su WhatsApp. Clicca qui per iscriverti al canale e rimanere sempre aggiornato.
leggi anche
scuola-alisei
Formazione
Al via la Scuola politica Alisei: ai giovani le chiavi per le sfide del lavoro
alisei
Formazione
Scuola politica Alisei, per i giovani un percorso che valorizza il lavoro
alisei
Formazione
Monza, Scuola politica Alisei: iscrizioni fino al 21 aprile. Previste oltre 50 ore di PCTO
scuola-alisei
L'iniziativa
Scuola politica Alisei, come un viaggio a Roma avvicina i giovani alle istituzioni
commenta