Troppe deiezioni canine non raccolte: spuntano i cartelli contro i padroni incivili

“È questione di civiltà”, si legge sui cartelli apparsi in paese.
Il problema delle deiezioni canine non raccolte continua ad essere attuale e a far discutere. A Concorezzo, nei giorni scorsi, sono apparsi alcuni cartelli dai destinatari ben precisi: i padroni incivili dei cani. Persone che, non preoccupandosi di raccogliere i bisogni dei propri animali per strada, dimostrano assoluta mancanza di rispetto e di senso civico. Se la tassa ai cani era un pesce d’aprile, l’esasperazione dei cittadini del quartiere Girotti è tutt’altro che uno scherzo.
Ogni settimana, per non dire quotidianamente, i residenti delle vie don Girotti e Ozanam devono armarsi di guanti, sacchetti, palettine e disinfettante per ripulire la strada. L’alternativa è fare lo slalom tra le numerose deiezioni canine che costellano i marciapiedi e i passaggi pedonali. Uno su tutti quello che porta alla scuola elementare Don Gnocchi.
Un residente, probabilmente stanco della situazione e spazientito dell’inciviltà della gente ha pensato bene di mettere due cartelli: “Attenzione! Questa è una strada di passaggio per molte persone e tanti bambini. Se volete far passare il vostro amico a quattro zampe, siete pregati di raccogliere i loro bisogni. È questione di civiltà!”
Raccogliere i bisogni del proprio cane non è un’azione facoltativa ma un dovere che rientra nelle responsabilità di chi decide di adottare o acquistare un cane. Ai tanti che svolgono i loro compiti purtroppo si sommano altrettanti che decidono di disinteressarsene. Si tratta di un gesto necessario per vivere in una società civile.