Arcore, l’ex bitumificio: condannati a 200 mila euro a testa Rocchini e Lippi. Assolto l’ex sindaco Rosalba Colombo

L’inversione di marcia del Comune sulla vicenda, costò ad Arcore 600mila euro. Una cifra che il Comune dovette versare come risarcimento per essersi tirato indietro davanti a un iter sostanzialmente già avviato.
Arcore. Un assegno da duecentomila euro a testa per l’ex sindaco di Arcore Marco Rocchini e l’architetto comunale Massimiliano Lippi, capo dell’Ufficio tecnico. A tanto ammonta la condanna della Corte dei Conti che in questi giorni ha rispolverato (mediaticamente) quel vaso di pandora che era la vicenda del bitumificio. Un bitumificio “promesso”, dall’allora sindaco Rocchini, contestato dall’intera frazione di Bernate e poi negato, quando lo stesso Rocchini si trovava in procinto di entrare in campagna elettorale. E negato ancora, in modo definitivo dalla Giunta successiva, quella guidata dall’allora sindaco Colombo che bloccò definitivamente in Consiglio Comunale l’iter scrivendo la parola fine sul progetto del bitumificio nella zona di Bernate.
Il cambio di idea di Rocchini
E se per il sindaco Pd l’obiettivo è sempre stata quella di negare questo progetto, il cambio di idea da parte di Rocchini su quanto deciso e promesso a suon di atti, ha avuto un peso rilevante nell’ambito dell’intera vicenda.
L’inversione di marcia del Comune sulla vicenda, costò ad Arcore 600mila euro. Una cifra che il Comune dovette versare come risarcimento per essersi tirato indietro davanti a un iter sostanzialmente già avviato. Il bitumificio, insomma, non si fece ma il Comune pagò un terzo di quanto chiesto dalla Doneda di Brembate, appunto, come risarcimento.
Assolto L’ex sindaco Rosalba Colombo
E se l’allora sindaco Rocchini e il capo dell’ufficio tecnico Lippi dovranno, secondo quanto stabilito dalla sentenza, mettere mano al portafoglio e pagare 200mila euro a testa, per l’ex sindaco Rosaria Colombo coinvolta nella vicenda, il futuro è , invece, più che roseo. La magistratura contabile scagiona infatti completamente l’ex sindaco del PD. “La sig.ra Colombo deve pertanto essere assolta – si legge nella sentenza- avendo esercitato liberamente la sua discrezionalità politica senza aver posto in essere condanne immotivate, contraddittorie e incoerenti(a differenza del Rocchini e del Lippi”.
Non nasconde la sua soddisfazione Rosalba Colombo, che dopo un iter lungo anni, può finalmente portare in cantina i faldoni e le carte della vicenda. “Sono molto felice e questa sentenza ripaga questo lungo periodo- ha commentato Rosalba Colombo-. Sono certa, lo sono sempre stata, di aver fatto la scelta migliore perchè ho salvato il nostro territorio.
Questa è una sentenza che mi piace e che, di fatto, non inibisce le nuove amministrazioni circa le scelte in campo ambientale. Un ringraziamento sincero lo devo all’avvocato Maurizio Boifava he mi ha difeso e un ricordo all’avv. Confalonieri. Un grazie anche alla mia maggioranza e alla mia giunta se le quali non sarei potuta andare avanti in questo ambito”.