Svaligiano un furgone ma un coraggioso cittadino li fa arrestare: nei guai tre giovanissimi

Approfittando del buio della sera cercano di svaligiare un furgone posteggiato, ma non hanno fatto i conti con un cittadino che li fa arrestare.
Carnate. Approfittando del buio della sera cercano di svaligiare un furgone posteggiato, ma non hanno fatto i conti con un cittadino che li fa arrestare. Nei guai tre giovani. Alle ore 23.30 di venerdì scorso, 17 giugno, i tre, di cui due minorenni, hanno forzato il portellone laterale di un furgone parcheggiato nel centro di Carnate con l’intento di rubare varie valigette porta elettroutensili del valore complessivo di oltre 2mila euro. Recuperato il bottino lo hanno caricato in macchina per poi allontanarsi indisturbati. O almeno così pareva perché i tre ladri erano stati notati da un residente della zona che, senza pensarci su due volte, ha chiamato il 112 per denunciare quanto visto poco prima. Ma non solo: intenzionato a farli arrestare è poi salito in macchina per seguirli fornendo così indicazioni precise alla Centrale Operativa dei Carabinieri di Monza.
Inviata una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della compagnia di Vimercate, i militari, una volta rintracciata l’autovettura segnalata nel comune di Agrate Brianza, sono riusciti a fermarla identificando i tre occupanti in un maggiorenne e due minorenni, di etnia rom tutti dimoranti nell’hinterland di Milano, tra cui una ragazza. Accompagnati presso il comando dei Carabinieri di Vimercate il maggiorenne, di 20 anni, è stato dichiarato in stato di arresto per furto aggravato in concorso e trattenuto presso le camere di sicurezza della caserma; i due minorenni (17 e 15 anni) deferiti in stato di libertà alla competente autorità per i minorenni di Milano per lo stesso reato ed una volta rintracciati i genitori riaffidati a loro.
La refurtiva, perfettamente integra, è stata restituita al legittimo proprietario, un operaio 30enne, che non si era accorto di nulla.
Sabato mattina il 20enne è stato portato presso il tribunale di Monza dove, a conclusione dell’udienza di convalida, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.