“Complimenti a chi ha progettato questa Arena (nuova di pacca!!!) per aver dimostrato di capire perfettamente le esigenze di chi non può permettersi il lusso di stare in piedi. Non possiamo fare altro che provare, comunque, a goderci la serata, consapevoli del fatto che almeno Luciano (Ligabue), il NOSTRO LUCIANO, saprà trovare il modo di farci ballare lo stesso sul mondo” ha commentato Muratore.
“Per chi, come noi, ama la musica i concerti sono incontri spirituali ed emozionali. L’amaro in bocca non te lo lascia il fatto di non vedere bene. Te lo lascia il fatto di sentirsi fuori dalla festa, di sentirsi in qualche modo esclusi in un mondo che non fa altro che parlare, parlare, parlare di inclusione. Personalmente avevo grandi aspettative sul concerto di ieri. Era la vera e propria inaugurazione dell’Arena un impianto nuovo, moderno, a detta di tutti all’avanguardia da ogni punto di vista. E invece ancora una volta mi sono ritrovato in una pedana piena di facce tristi, inca..ate, con le lacrime agli occhi dovute a rabbia e impotenza. Con la consapevolezza che noi, quelli che pagano un biglietto in due, veniamo sempre dopo quelli che ne pagano uno intero.
In fase di progettazione dell’arena sarebbe bastata una semplicissima “consulenza tecnica” di una persona in carrozzina per capire che l’area a noi dedicata non andava bene. Che si poteva, e si doveva, fare meglio. Come si dice, ormai è andata così, ma siamo solo all’inizio, l’arena è nuova, mi auguro ci sia spazio per rimediare e fare in modo che già dal prossimo concerto le nostre foto possano essere migliori.
Resta il fatto che, per fortuna, grazie a Luciano, al suo staff, alla sua band, ai suoi ospiti, e ai miei amici ho passato un’altra serata da brividi. Brividi belli, sani, veri che mi hanno fatto urlare, ancora una volta, pedana o non pedana, carrozzina o non carrozzina, visuale o non visuale che, semplicemente, non cambierei questa vita con nessun’altra!”.