Monza, intervista a Claudia Bobadilla (PD): “Ascolto e integrazione le mie priorità”

La classe 2000 scende in politica: giovani, intraprendenti e con le idee chiare. Ecco le nostre interviste ad alcuni giovanissimi candidati al consiglio comunale di Monza.
Monza. Hanno vent’anni o poco più. Vengono da esperienze diverse, militano in partiti o in movimenti diversi, ma hanno tutti una cosa in comune: sono candidati al consiglio comunale di Monza in queste elezioni amministrative alle porte. Eccoli qui, ragazze e ragazzi classe 2000 (circa) con la passione per politica, un elemento forse in controtendenza rispetto alla vulgata che disegna la generazione Z, la loro, come annoiata, svogliata, disinteressata alla cosa pubblica. Quindi, la domanda è lecita: perchè hanno scelto di candidarsi? E quali sono le loro priorità per la città di Monza? Come MBNews abbiamo voluto dare la palla direttamente ad alcuni di loro con una serie di interviste. Ecco Claudia Yupanqui Bobadilla, classe 1999, candidata del PD a sostegno di Paolo Pilotto sindaco.
Claudia, la prima domanda è d’obbligo. Perchè hai deciso di candidarti?
La mia curiosità per la politica nasce da quando avevo 10 anni, quando accompagnai mia madre, che fu invitata dall’amministrazione del comune di Agrate Brianza di allora (comune dove ho vissuto sino ai 18 anni) per un progetto di Consulta Migranti. Rimasi entusiasta dell’iniziativa verso l’integrazione. Sopratutto, che io fino ai 18 anni ho vissuto sempre da straniera nonostante sia nata a Milano. Successivamente ottenni la cittadinanza italiana e nasce qui il proseguire del mio interesse politico.
Col trascorrere degli anni sono diventata amica del Partito Democratico, sono tesserata e iscritta al partito perché rispecchia le mie ideologie e modo di pensare. Dopo di che un giorno mi hanno proposto di candidarmi per la lista del PD per le elezioni amministrative di Monza 2022 ed ho accettato volentieri, prima di tutto perché ci credo, e ritengo che la nostra presenza in politica possa essere di stimolo per le nuove generazioni.
Anche se tanti giovani hanno il timore di interessarsi alla politica, in realtà politica la facciamo involontariamente tutti i giorni nelle nostre attività quotidiane.
Quale valore aggiunto pensi possano portare dei giovani nel consiglio comunale della città di Monza?
L’ingresso delle voci giovanili nel consiglio comunale, avrebbe a mio parere una grande importanza perché costituirebbe un modo per svecchiare la politica, ponendo all’opinione pubblica le istanze giovanili e le soluzioni che i giovani propongono.
Se venissi eletta in consiglio comunale quali sarebbero le tue priorità?
Se venissi eletta in consiglio comunale la mia priorità sarebbe raggiungere l’animo del cittadino, e cioè ascoltare e dare voce alla collettività, offrendo una qualità di vita migliore. E visto che abbraccio due culture, conosco non solo l’Italia, ma anche il mio paese di origine: il Perù. Realtà diverse. E visto che, secondo le statistiche, più del 10% della popolazione di Monza è di origine straniera, sicuramente un modo per integrarli a 360° è creare una consulta migranti con dei rappresentanti per ogni continente.