Monza. Nel pomeriggio di ieri 3 giugno verso le ore 16.30, gli agenti della Polizia di Stato hanno notato in in piazza Centemero e Paleari, a Monza, all’altezza dell’ingresso di un esercizio commerciale un gruppo di persone. I poliziotti, quindi, hanno deciso di procedere con un controllo. Tra questi un 58enne, cittadino tunisino senza fissa dimora, sprovvisto di documenti, già noto agli agenti delle volanti per alcuni reati predatori perpetrati nel capoluogo. Infatti, dal riscontro dattiloscopico, è emerso che il 58enne risultava avere a carico un ordine di carcerazione per una condanna definitiva ad un anno e sette giorni di reclusione per rapine e furti aggravati, oltre che per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Dagli approfondimenti investigativi l’uomo è risultato essere autore di numerose rapine aggravate e furti a partire dal 2015 e destinatario di più condanne per reati di rapina e furti aggravati presso diversi supermercati e negozi di abbigliamento di Monza, tra corso Milano, via Buonarroti e via Borgazzi, ed altri esercizi commerciali della provincia di Milano.
Agiva in stato di alterazione alcolica e, dopo essere entrato negli esercizi commerciali, arraffava prevalentemente materiale elettronico, danneggiandone le confezioni. Non lesinava atti di violenza o minaccia nei confronti degli operatori di polizia intervenuti.
Divenute definitive le diverse sentenze di condanna emesse dal Tribunale di Monza, in data 30 maggio 2022 è stato emesso dalla Procura della Repubblica di Monza l’ordine di esecuzione per la sua carcerazione, dovendo espiare la pena di un anno e giorno sette di reclusione.
Ieri pomeriggio l’epilogo della vicenda giudiziaria con gli agenti delle volanti che hanno individuato e bloccato il 58enne cittadino tunisino, accompagnandolo in Questura, per poi condurlo nel carcere di San Quirico per scontare la pena a cui è stato condannato.
Contestualmente, il Questore della Provincia di Monza e della Brianza ha attivato l’Ufficio immigrazione per l’avvio delle procedure di esatta identificazione del cittadino tunisino al fine di procedere al rimpatrio con definitivo allontanamento dal territorio nazionale dello stesso nel momento in cui, terminato di scontare la pena, sarà rimesso in libertà.
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