Monza, speciale giovani candidati. L’intervista a Annalisa Candiani (Monza Unita): “Partiamo dalle scuole”

La classe 2000 scende in politica: giovani, intraprendenti e con le idee chiare. Ecco le nostre interviste ad alcuni giovanissimi candidati al consiglio comunale di Monza.
Monza. Hanno vent’anni o poco più. Vengono da esperienze diverse, militano in partiti o in movimenti diversi, ma hanno tutti una cosa in comune: sono candidati al consiglio comunale di Monza in queste elezioni amministrative alle porte. Eccoli qui, ragazze e ragazzi classe 2000 (circa) con la passione per politica , un elemento forse in controtendenza rispetto alla vulgata che disegna la generazione Z, la loro, come annoiata, svogliata, disinteressata alla cosa pubblica. Quindi, la domanda è lecita: perchè hanno scelto di candidarsi? E quali sono le loro priorità per la città di Monza? Come MBNews abbiamo voluto dare la palla direttamente ad alcuni di loro con una serie di interviste. EccoAnnalisa Candiani, 19 anni, candidata della lista civica Monza Unita a sostegno di Carlo Chierico sindaco.
Annalisa la prima domanda è d’obbligo. Perché hai deciso di candidarti?
Vivo a Monza e come i giovani voglio vivere pienamente la mia città, purtroppo vedo che mancano spazi di aggregazione giovanile e spazi per praticare lo sport gratuitamente tutti o almeno con prezzi alla portata di noi giovani, ci sono pochissimi concerti, trovo difficoltà a spostarmi in bici in sicurezza, quindi ho deciso di candidarmi per dare il mio contributo per migliorare la città e sono convinta che grazie a una lista civica indipendente come Monza Unita possiamo dire la nostra e farci ascoltare.
Quale valore aggiunto pensi può osare dei giovani nel consiglio comunale nella città di Monza?
La freschezza e l’entusiasmo di noi giovani nel portare avanti le nostre idee e nel fare le cose secondo me non sono riscontrabili in altre fasce d’età, il nostro sguardo poi non si ferma all’oggi ma punta decisamente al futuro, siamo noi la società del futuro e non vogliamo perdere l’opportunità di dire la nostra amministrazione della città in cui viviamo nell’amministrazione della città.
Se venissi eletta in consiglio comunale quali sarebbero le tue priorità?
Come ho già detto, mi preoccuperei di recuperare spazi polifunzionali per i giovani, poi vorrei impegnarmi a fare in modo che Monza sia una città aperta e inclusiva verso gli altri, con un pensiero particolare ai giovani di altre culture e nazionalità. Iniziare con attività che possono favorire la conoscenza reciproca, come ad esempio corsi di lingue per abbattere quella che è la prima barriera, quella del linguaggio: quindi corsi di italiano per stranieri e corsi di lingue straniere per gli italiani, ma pensati per i giovani, con momenti insieme anche di divertimento e sport e naturalmente a costo zero o bassissimo: investire in cultura per i giovani non sarà mai a fondo perduto. Altra iniziativa sulla quale punterei fin dall’inizio è quella di corsi extracurricolari.
L’idea di fondo della nostra Lista Civica Monza Unit, rendere i cittadini protagonisti, mi attira molto e penso sia proprio un bel biglietto da visita per presentarci ai monzesi, inoltre puntare a fare di Monza la Capitale della Pace: lo trovo assolutamente un obiettivo concreto e attuale, vista la situazione che stiamo vivendo.