Motorclub Vimercate, Perotti e Gamarino ai piedi del podio nella gara del Mugello

La squadra esce da questo week end con il classico bicchiere mezzo pieno: le aspettative erano certamente più alte ma i risultati sono comunque soddisfacenti.
Scarperia e San Piero. Dopo il vittorioso week end di Vallelunga, il team diretto da Matteo Colombo si è trasferito sulla pista toscana per il quarto appuntamento con il National Trophy, nell’ambito del CIV, il campionato Italiano di Velocità.
Il caldo africano che tormenta l’Italia rende la vita difficile non solo a piloti, meccanici e addetti ai lavori ma anche alle moto, con un sensibile taglio delle prestazioni: diversi conduttori della classe open constatano che la sesta marcia si riesce a inserire sul rettilineo d’arrivo, un buon secondo più tardi del normale.
Il livello delle attuali supersportive è altissimo, con prestazioni straordinarie ma con esigenze di settaggio altrettanto elevate, sia dal punto di vista ciclistico che elettronico: senza l’assistenza di tecnici sospensionisti, elettronici e degli pneumatici è impossibile pensare di raggiungere risultati validi e le moto diventano quasi ‘umorali’.
Spente la sera al termine delle prove libere del venerdì, il sabato mattina all’accensione entrambe le Aprilia RSW4 manifestano problemi che impediscono ai piloti di esprimere tutto il loro potenziale e se Fabrizio Perotti riesce a conquistare la prima fila con il terzo tempo (1.52.661), Christian Gamarino non riesce a far meglio del ventottesimo tempo.
Il team si mette al lavoro e alla fine, dopo diversi tentativi, si giunge alla soluzione di sostituire le centraline elettroniche, consapevoli però, che sarà difficile migliorare i tempi realizzati date le elevate temperature ambientali e della pista; inoltre la messa a punto della ciclistica sarà imperfetta non avendo potuto sfruttare il turno della mattinata. Nonostante ciò Gamarino riesce a spiccare un 1.53.434 che lo fa risalire sino alla nona posizione.
La gara parte poco dopo mezzogiorno, con una temperatura dell’aria di trenta gradi e l’asfalto a oltre cinquantacinque e subito viene interrotta per la caduta del danese Schacht. Nuova procedura di partenza e gara ridotta a otto giri, ma dopo neppure due nuova interruzione per la caduta di De Vecchi.
I piloti rientrano in pit lane, tutti montano pneumatici nuovi e questo si traduce in un grosso vantaggio per chi usa le Pirelli: le gomme italiane degradano prima delle Dunlop che montano le Aprilia del team MC7, ma la gara ridotta a sette giri annulla il gap.
Il terzo via parte con un brivido: la BMW di Riccardo Russo si ‘pianta’ dopo lo stacco, poi riparte per fortuna evitata da tutto il gruppo; scatta benissimo Perotti che chiude in testa il primo giro, perde una posizione ogni tornata e, pur restando in coda al gruppo con Salvadori, Giannini e Saltarelli, non riesce salire sul podio: i quattro arrivano compatti sul traguardo con Fabrizio staccato di soli quattro decimi dal vincitore Salvadori.
Christian Gamarino azzecca un’ottima partenza e dalla nona posizione si pone in quinta, impossibilitato però, a causa delle difficoltà di set up della ciclistica, a riportarsi sul gruppo di testa.
La squadra esce da questo week end con il classico bicchiere mezzo pieno: le aspettative erano certamente più alte ma visto come sono andate le cose ci si deve accontentare.
La classifica generale vede in testa ancora il pilota del team MC7 con un punto di vantaggio su Saltarelli (71 a 70) seguiti da Giannini, Salvadori e Russo; sesto Perotti.
Ora pausa sino al 31 luglio dove ci si ritroverà a Misano Adriatico sul circuito Marco Simoncelli.