“La politica è sangue e merda” (cit. R.F.). Inizia così una lunga riflessione post-voto di Paolo Piffer leader di Civicamente. Candidato sindaco del suo movimento a Monza, dopo una bella campagna elettorale, ha racimolato quasi il 6% dei consensi. Un risultato che non è bastato per andare al ballottaggio con Dario Allevi, sindaco uscente, e con Paolo Pilotto, il candidato della sinistra che ha vinto le elezioni.
“Mi sono preso 24h per riordinare le idee ed evitare di scrivere pensieri sull’onda un po’ della delusione e un po’ della rabbia. Le elezioni sono finite e Monza ha un nuovo Sindaco, una persona che rispetto e che mi auguro riuscirà a dare un contributo importante alla città, ma questo già l’avevo dichiarato.” – scrive Piffer, ma lui l’apparentamento lo ha fatto con Allevi. La scelta che a +Europa e a Volt non è per nulla piaciuta. E qualche mal di pancia ci deve essere stato anche all’interno della sua lista civica.
“Ora veniamo a noi. In queste ultime ore ho letto molti messaggi, più o meno educati, che si interrogano sul futuro di Civicamente. Vi levo ogni dubbio su questo: Civicamente per i prossimi 5 anni sarà seduta sui banchi della minoranza, o come direbbe qualcuno sulla “poltrona”, e continuerà ad indirizzare e controllare l’attività amministrativa come ha sempre fatto, anzi, con ancora più convinzione e ancora più determinazione.” Sì, ma sarà da solo Paolo Piffer, se avesse vinto Dario Allevi, i posti per la sua lista sarebbero stati due, anzi tre: lui assessore e due consiglieri. Se li era fatti bene i conti Piffer (…o no?)
Quanto è costato questo apparentamento a Piffer? Moltissimo: “Una riflessione con i nostri elettori devo necessariamente farla, quelli veri però, quelli che ci hanno seguito e votato, non quelli che si sono candidati in altri partiti e che nei giorni pre ballottaggio sono venuti qui sul mio profilo a scrivermi “che delusione, io voterò Pilotto” Eh grazie al ca**o direbbe qualcuno, è il tuo candidato sindaco! Chiusa questa parentesi, già nella prima conferenza stampa dopo l’apparentamento avevo dichiarato “molti nostri elettori si arrabbieranno”, e così è stato. Dopo 10 anni di neutralità ed equidistanza, nonostante li avessimo preparati da mesi ad un’eventualità di questo tipo, era scontato.”
L’idea era: “Molti si arrabbieranno e penseranno che siamo cambiati, ma se vinciamo le elezioni lavorando duramente cinque anni avremo tutto il tempo di dimostragli che non è così”. Purtroppo qualcosa è andato storto e nessuno avrà mai la certezza di come sarebbero andate le cose.
Chi ha sostenuto che la decisione fosse solo frutto di un ragionamento sulle probabilità di vittoria, semplicemente non conosce Monza e i monzesi. La storia ci insegna che il secondo turno è sempre tutta un’altra partita, infatti si è visto.
“Quindi oggi quanto consenso ha perso Civicamente? Non lo so, difficile da quantificare, ma le prossime elezioni saranno verosimilmente tra cinque anni, un’eternità politicamente parlando. Ci aspetta una grande sfida e la strada è in salita, lo sappiamo.”
Il consigliere entra allora in una riflessione personale: “Vorrei terminare questo post rivolgendomi a tutte quelle persone che a volte in modo simpatico, molte più volte in modo violento e volgare, mi hanno attaccato in questi giorni dandomi del fascista, pigliainculo, prostituta, corrotto, voltafaccia etc.
Ho 42 anni e speso una montagna di soldi in psicoanalisi, so perfettamente chi sono e non saranno certo i vostri commenti su Fb a mettermi dubbi. Mi chiamo Paolo Piffer e sono un uomo libero. Circa sei anni fa ho contribuito a fondare Civicamente, un progetto straordinario che tanto ha dato alla città e che sono sicuro continuerà a dare.
Sono sinceramente dispiaciuto che qualcuno sia rimasto deluso, a volte non è sufficiente agire in buonafede per non ferire le persone, e la politica è sangue e merda.”