Monza, decine di chiamate per “restituire” il proprio cane. Zizza: “Gli animali non sono una moda”

9 giugno 2022 | 18:47
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Monza, decine di chiamate per “restituire” il proprio cane. Zizza: “Gli animali non sono una moda”

Una volta giunti in canile, poi, la nuova adozione non è sempre così semplice. I cani sono spaventati, disorientati e il più delle volte non educati da esperti competenti. 

Monza. Non era mai successo di ricevere così tante chiamate per “restituire” il proprio cane. Le scuse spesso sono le più disparate: “Sono diventato allergico”, “In casa siamo stretti”, e persino davanti a delle soluzioni la risposta è sempre la stessa: “Voglio restituirlo”. A lanciare l’allarme è Barbara Zizza, referente Leidaa Monza e Brianza, che negli ultimi giorni è stata contattata da parecchi proprietari di cani, soprattutto Pitbull e American staffordshire terrier, che non vogliono più il loro compagno a 4 zampe. 

Barbara Zizza

Se da una parte il Covid e le restrizioni hanno dato il via ad un boom di adozioni, la ritrovata libertà ha generato il fenomeno inverso. E così tra canili e stalli e tutto un via vai. Ma non solo: “Spesso la vera motivazione sta nel fatto che le persone, soprattutto ragazzi, acquistano o prendono da amici cuccioli di razze che devono essere accudite più di altre o con esigenze particolari. Si segue troppo spesso “la moda” di una determinata razza” spiega Zizza.

Una volta giunti in canile, poi, la nuova adozione non è sempre così semplice. I cani sono spaventati, disorientati e il più delle volte non educati da esperti competenti. 

“I cani, come gli altri animali, sono essere viventi, con dei sentimenti e delle necessità. Quando si decide di accogliere in casa un cane si dovrebbe pensare che è per la vita” ha concluso Barbara.