Scoppia la bolla della finanza decentralizzata e crolla il mercato cripto

Nel Far West digitale l’unica certezza è Bitcoin
Bitcoin è morto. Nello specifico per la 455esima volta. Oppure, come in tutti i casi precedenti, l’affermazione è falsa. Il sito Bitcoin Obituaries tiene traccia delle dichiarazioni che hanno dato Bitcoin per finito fin dalla sua nascita e, come spesso accade, quando il prezzo scende gli oppositori festeggiano. L’andamento delle criptovalute sta seguendo quello dei mercati tradizionali che, vedendo Banca centrale europea e Federal Reserve restringere gli stimoli monetari per provare a contrastare la crescente inflazione, hanno reagito bruscamente.
Ad esempio l’S&P 500, l’indice azionario che segue l’andamento delle 500 aziende statunitensi più capitalizzate, sta cedendo 13 punti percentuali rispetto a 12 mesi fa, quando gli stimoli monetari erano ancora in atto. Negli ultimi mesi il mercato delle criptovalute è però crollato più di quanto non abbiano fatto gli indici tradizionali e la ragione è sostanzialmente una: lo scoppio della bolla della cosiddetta “finanza decentralizzata”, o De-Fi: veri e propri sistemi finanziari basati su blockchain tutt’altro che decentralizzate ma che amano definirsi tali per ragioni di marketing.
Il progetto Terra-Luna, presunto ecosistema di De-Fi tra i più popolari, ha bruciato 40 miliardi di dollari in poche settimane lasciando con il cerino in mano gli investitori che, loro malgrado, credevano all’idea di una finanza più democratica costruita su blockchain dalla governance centralizzata. Così come nel 2017 con le ICO (Initial Coin Offering) – la nascita migliaia di criptovalute il cui unico scopo è stato quello di raccogliere i soldi dei malcapitati investitori per poi sparire dalla circolazione – è ora il momento di salutare la moda De-Fi e presto, probabilmente, anche quella degli NFT.
Sarebbe però un grave errore pensare a Bitcoin come a un qualcosa di anche lontanamente paragonabile a questo settore: “cripto” e Bitcoin sono mondi radicalmente diversi, persino antitetici. Da un lato il mercato delle criptovalute è l’evoluzione tecnologica (e deregolamentata) dei mercati tradizionali con fondazioni, società e board che controllano i prodotti che emettono; dall’altro Bitcoin era e resta ancora l’unica tecnologia autenticamente decentralizzata, incensurabile, immutabile e trasparente in grado di disintermediare il sistema monetario globale, emancipare finanziariamente le aree del mondo in via di sviluppo e contribuire alla transizione energetica globale. Nel breve termine la volatilità del suo prezzo denominato in euro/dollari – ancora oggi molto forte – è la naturale conseguenza della giovane età di una tecnologia che è nata solamente 13 anni fa ma che è oggi più robusta che mai.