Seveso, a Villa Dho gli “stati generali” contro la povertà educativa degli adolescenti in Brianza

Presentato il progetto “Ogni luogo un incontro” che vede protagoniste 12 realtà educative del territorio.
Seveso. Dodici realtà del territorio, un unico scopo: contrastare la povertà educativa di adolescenti e pre-adolescenti in Brianza. Nel patio di Villa Dho gli enti aderenti del Cemmb – coordinamento delle comunità educanti per minorenni di Monza e Brianza – hanno presentato stamattina il piano “Ogni luogo un incontro“. La scelta della location non è casuale. La storica villa sevesina diventerà il “polo dell’arte” con laboratori dall’arteterapia alla musica, dalla fotografia alla promozione di beni culturali. Durata del progetto è di due anni.
POLI EDUCATIVI
Attraverso il rafforzamento del sistema educativo, il progetto, finanziato dal Fondo Contrasto alle nuove povertà, punta a coinvolgere sempre più ragazzi nell’età dello sviluppo, dagli attuali 442 fino a 884. Numeri dietro ai quali si celano storie di fragilità e di riscatto grazie all’aiuto della comunità. Da Villa Dho a Seveso a Casa Aperta e Le Ginestre di Giussano, dal Carrobbio allo Spazio Rosmini e il Centro La Bussola di Monza: le comunità educative diventeranno poli dedicati ad arte, innovazione informatica, formazione gastronomica e sport.
A fare gli onori di casa Gemma Beretta dell’associazione Natur& Onlus. “Villa Dho vanta una storia di accoglienza a cui dare voce”. Da settembre i ragazzi del laboratorio di fotografia arricchiranno il nuovo sito di Cem-Mb con reportage dai luoghi del progetto. Mentre dal 1° ottobre saranno inclusi dal Fai – Fondo Ambiente Italiano con la presentazione degli spazi al pubblico durante le giornate dedicate.
“Il polo sportivo attiverà cinque percorsi formativi a Monza e in Brianza per creare una cultura condivisa rispetto allo sport. Ci saranno tornei di calcio, basket, pallavolo tutti aperti oltre che ai ragazzi anche alle famiglie del quartiere e alla cittadinanza”, spiega Dalila Magni, psicoterapeuta. Tra i poli anche lo Spazio Rosmini a Monza. “In questo spazio pubblico si potrà creare una sinergia della mescolanza. Un luogo dove ragazzi di provenienza diverse possano incontrarsi”, dice Giovanni Vergani della cooperativa Novo Millennio.
RACCOLTA FONDI
Parte integrante del progetto è la raccolta fondi, con un target di 12 mila euro. Gli enti si sono impegnati a raccogliere mille euro a testa da reinvestire per progetti all’interno delle comunità. “Il protagonismo giovanile è un elemento cardine di sviluppo del territorio – dice Andrea Bagarotti, coordinatore tecnico dell’ambito territoriale di Seregno. “Il monitoraggio e la valutazione per le ricadute sui territori è un passo fondamentale. Molti dei ragazzi escono da storie di fragilità ma possono dare un contributo concreto anche agli adulti. La povertà educativa investe anche gli adulti”.
POVERTA’ GIOVANILE IN CRESCITA
La chiusura delle scuole e di molte attività ricreative durante la pandemia ha effetti di lungo periodo sulla dispersione scolastica e sull’aumento delle disuguaglianze. Secondo dati Istat, nel 2020 il 13,5% dei bambini e ragazzi in Italia è in povertà assoluta. Una popolazione di 1 milione e 337 mila minori che non accede a un paniere di beni e servizi considerato essenziale per garantire uno standard di vita minimamente accettabile. Povertà economica che mette a rischio il percorso educativo di ognuno di loro.
