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Cronaca
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Brugherio: nuovo interrogatorio per il marito di Nesma, precipitata all’Edilnord

29 luglio 2022 | 17:42
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Brugherio: nuovo interrogatorio per il marito di Nesma, precipitata all’Edilnord

Il 25enne risulta indagato per l’omicidio della moglie. Riascoltati in settimana anche il cognato e la cognata

Nuovo giro di interrogatori per i familiari di Nesma El Sharawy, la 22enne caduta da un balcone dlel’Edilnord di Brugherio il 27 giugno scorso e morta sul colpo. Martedì 26 il pm Alessandro Pepè ha voluto sentire nuovamente il marito della donna. Il 25enne egiziano, occupato nell’ambito delle imprese di pulizie, risulta iscritto nel registro degli indagati per omicidio. Nuovi colloqui in Procura anche per il fratello con la moglie, ascoltati il 28 luglio. Tutti e tre i soggetti, immigrati in Italia da diversi anni, si trovavano in casa insieme alla vittima nel momento in cui la giovane è precipitata dal balcone al primo piano di Portici 3. La caduta della donna, che secondo i parenti al momento della morte era incinta al 5 mese, sembra essere avvenuta al termine di un’accesa lite all’interno dell’appartamento. Numerosi i testimoni che avevano raccontato di urla concitate quel pomeriggio, appena prima che il corpo della 22enne si schiantasse nel corsello dei box.

I RILIEVI

Sul posto si precipitavano le pattuglie dei carabinieri di Brugherio e Monza, la squadra Rilievi e il medico legale che lasciava in serata il luogo dei fatti definendo il caso “complesso”. Gli interrogatori si susseguivano tra il pomeriggio e la notte. In quelle ore all’Edilnord arrivavano Anche i familiari della vittima, due sorelle, i mariti e alcuni cugini residenti tra Sesto San Giovanni e l”hinterland milanese, “non si è buttata da sola”, gridava una sorella ancora sconvolta, guardando da dietro il nastro bianco e rosso il corpo privo di vita di Nesma.

brugherio presunto omicidio

LE INDAGINI

A indurre approfondimenti scrupolosi sarebbe anche il rapporto conflittuale della coppia che sembra fosse approdato già più di una volta all’attenzione dei carabinieri, sia per iniziativa della donna che dell’uomo. L’autopsia disposta dall’autorità giudiziaria è stata eseguita all’Istituto di Medicina legale di Milano pochi giorni dopo il decesso. I referti non sono ancora noti. Tra le altre cose chiariranno se la vittima era davvero incinta al momento della morte.