Alla Casa della Carità nasce l’Emporio Solidale, “supermercato” per il contrasto alla povertà

11 luglio 2022 | 09:48
Share0
Alla Casa della Carità nasce l’Emporio Solidale, “supermercato” per il contrasto alla povertà
Gabriele Moretto - direttore di Casa della Carità Seregno

“Il giardino dei sogni, fiori di speranza” è tra gli otto progetti finanziati da Fondazione Comunità di Monza e Brianza.

Seregno. Dalla semina alla germogliazione alla raccolta, il passo è relativamente breve. No, non si parla di botanica bensì di piani per il contrasto alle povertà. “Il giardino della sogni: fiori di speranza” è il nome del progetto di Casa della Carità che ieri ha avuto il via libera ufficiale da Fondazione della Comunità di Monza e Brianza.

Dall’emarginazione all’educazione digitale fino alla povertà alimentare: sono questi i filoni di intervento su cui il progetto, valore complessivo 250mila euro finanziato per la quasi totalità dal Fondo contrasto nuove povertà, intende operare. “Si tratta di è un bando biennale che da una parte ci consente di poter portare avanti servizi che abbiamo cominciato da un anno a questa parte, dall’altra di avviare servizi come l’Emporio Solidale”, spiega Gabriele Moretto, direttore di Casa della Carità. “Il centro diurno per l’emarginazione sarà aperto alla cittadinanza”, aggiunge.

EMPORIO SOLIDALE, COME FUNZIONA

Alla Casa della Carità si lavora all’allestimento dell’Emporio Solidale che partirà a settembre. Ma come funziona? Il meccanismo è simile in tutti gli oltre 200 punti attualmente attivi in Italia. Le persone in gravi difficoltà economiche ricevono una tessera a punti grazie alla quale possono fare la spesa sia di generi alimentari sia di prodotti di prima necessità per l’igiene personale o la casa.

POVERTA’ TRIPLICATA

La onlus di Seregno, nata in piena emergenza Covid, conta ad oggi oltre 180 volontari e anche dopo la fase di gestione dell’emergenza profughi ucraini in città aspira ad essere sempre più un punto di riferimento per il territorio. Per esserlo occorre dare piena disponibilità a tutti coloro che si rivolgono per un servizio. Non sono solo cittadini stranieri in uscita dai Centri di accoglienza straordinaria ma anche famiglie monoparentali, senza dimora, papà separati.

Secondo il Rapporto annuale dell’Istat, in Italia il numero di individui in povertà assoluta è quasi triplicato dal 2005 al 2021, passando da 1,9 a 5,6 milioni (il 9,4% del totale), mentre le famiglie sono raddoppiate da 800 mila a 1,96 milioni (il 7,5%).