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Fondi per Covid non dovuti, nei guai un’impresa brianzola

7 luglio 2022 | 08:18
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Fondi per Covid non dovuti, nei guai un’impresa brianzola
Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza 

Indebita percezione di contributi a fondo perduto per 147 mila euro da parte di impresa brianzola. Bloccata l’erogazione di ulteriori 375.000 euro di incentivi pubblici.

Secondo la Guardia di Finanza avrebbe percepito 147 mila euro di aiuti statali senza averne diritto. Nei guai un’impresa di Giussano. I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Monza hanno eseguito una serie di controlli in materia di spesa pubblica, effettuati per verificare la regolarità dei contributi a fondo perduto erogati alle aziende per far fronte all’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del Covid-19. In particolare un’impresa brianzola è finita nel mirino delle Fiamme Gialle con l’accusa di indebita percezione. Bloccata l’erogazione di ulteriori 375.000 euro di incentivi pubblici, oltre al sequestro preventivo per un valore di circa 210 mila euro.

Un imprenditore è stato dunque deferito alla Procura della Repubblica di Monza  perché, senza averne diritto, avrebbe percepito l’importante somma – prevista dal Decreto Rilancio ed erogati dall’Agenzia delle Entrate a soggetti economici con cali di fatturato – senza averne alcun diritto.

In particolare, i militari del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Monza, nell’ambito delle attività volte a contrastare gli illeciti a danno della corretta destinazione delle misure di sostegno alle imprese adottate per fronteggiare la crisi economica derivante dall’emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno sviluppato, su delega della Procura della Repubblica di Monza, una mirata attività di polizia giudiziaria nei confronti di una società giussanese – operante nel settore dell’installazione di impianti elettrici – risultata, in esito alle indagini, indebita beneficiaria del contributo a fondo perduto. A seguito delle investigazioni condotte dalle Fiamme Gialle, anche con indagini finanziarie ed accertamenti patrimoniali, è stato accertato che il contributo a fondo perduto illecitamente ottenuto è stato interamente dirottato dal conto corrente aziendale con bonifici e prelievi di denaro contante destinati all’imprenditore e suoi familiari, quest’ultimi conseguentemente deferiti all’Autorità Giudiziaria per ipotesi di riciclaggio e ricettazione.

Gli approfondimenti eseguiti hanno altresì consentito di intercettare due tentativi di indebita percezione di contributi a fondo perduto per complessivi ulteriori 375.000 euro, richiesti dallo stesso imprenditore a favore di altre due società a lui riconducibili, i cui valori di fatturato erano parimenti difformi da quelli falsamente indicati nelle istanze presentate.

Al termine delle indagini, i Finanzieri hanno assicurato l’esecuzione del provvedimento dottato dal Giudice per le Indagini Preliminari in accoglimento della proposta avanzata dalla Procura della Repubblica di Monza, disponendo il sequestro preventivo finalizzato alla confisca fino a concorrenza della somma di circa 210.000 euro corrispondente all’importo del contributo a fondo perduto indebitamente percepito e al profitto del reato di ricettazione.