Un incendio a settimana: clima ormai incandescente. Ennesimo rogo nel carcere di Monza

9 luglio 2022 | 20:27
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Un incendio a settimana: clima ormai incandescente. Ennesimo rogo nel carcere di Monza
Ennesimo incendio nel carcere di Monza

La situazione non è degenerata grazie all’intervento degli agenti che con freddezza hanno evacuato l’intera ala della sezione 1^ accoglienza in soli pochi minuti, salvando i ristretti e domando le fiamme. 

Un incendio a settimana: è questo il drammatico bilancio del carcere di Monza. Questo pomeriggio l’ennesimo rogo, nella casa circondariale brianzola il clima ormai è incandescente. A denunciare quanto accaduto oggi, sabato 9 luglio, ancora una volta è l‘OSAPP. Secondo il racconto del sindacato della Polizia Penitenziaria, un detenuto, di origine nordafricana, per futili motivi avrebbe dato fuoco alla propria cella in segno di protesta. La situazione non è degenerata grazie all’intervento degli agenti che, con freddezza e in pochi minuti, hanno evacuato l’intera ala della sezione 1^ accoglienza, salvando i ristretti e domando le fiamme. Solo il giorno precedente un altro detenuto aveva devastato l’intera cella, compresi i sanitari, tanto da renderla fuori uso.

OSAPP: “INCENDI DOLOSI E CELLE DISTRUTTE, LO STATO SPENDE MIGLIAIA DI EURO”

“Sono migliaia di euro che lo stato spende quotidianamente grazie a questo genere di utenza che di fatto non paga mai i danni che reca” commenta Leo Beneduci, Segretario generale OSAPP che aggiunge: “Speriamo che dopo questi incendi dolosi la Direzione denunci tali gesti alla procura della Repubblica. Le sanzioni disciplinari previste dall’ordinamento penitenziario non hanno alcun effetto deterrente, soprattutto quando la loro applicazioni è blanda e ” limitata” da un garantismo che ha svuotato di fatto la portata general preventiva delle sanzioni previste dalla legge. Questa organizzazione sindacale denuncia lo stato di abbandono da parte dell’amministrazione penitenziaria periferica e centrale. Andrebbero realizzate camere con suppellettili che impediscano ai detenuti di costituire situazioni di pericolo per se stessi, per gli altri utenti e per tutti gli operatori penitenziari. Questo allestimento potrebbe fare risparmiare tanti soldi alla collettività, risultando peraltro più efficaci” ha concluso Beneduci.