Monza, la storica ciclofficina resta in Largo Mazzini? Abbà: “Sono ottimista”

Il nuovo assessore al commercio fa il punto sulla questione della ciclofficina mobile di Ermanno Bernardi, la storica attività situata nel cuore di Monza. Abbà: “Siamo al lavoro”
Monza. “Sulla ciclofficina mobile di Largo Mazzini sono ottimista. Faremo il possibile perchè rimanga lì dove è sempre stata”. Prende una posizione netta Carlo Abbà, nuovo assessore al Commercio e alle attività produttive della città di Monza. Lo fa a proposito della ciclofficina mobile di Ermanno Bernardi, la storica attività situata nel cuore di Monza dedicata alla cura e alla manutenzione delle due ruote che da qualche mese è al centro del dibattito monzese. A rischio sopravvivenza e reduce da una recente sanzione pecuniaria, l’affaire ciclofficina potrebbe essere ad un punto di svolta e potrebbe segnare la prima grande cesura tra Abbà e Longo, l’ex assessore al Commercio che propose all’attività di Ermanno un cambio location.
I fatti
La ciclofficina mobile di Ermanno Bernardi è un vero e proprio punto di riferimento per gli amanti della mobilità dolce ed opera in Largo Mazzini, a due passi dalla Rinascente di Monza. Negli ultimi mesi è stata al centro del dibattito. La ragione? Come avevamo riportato in un nostro precedente articolo, per alcuni monzesi il furgoncino dove Ermanno lavora situato accanto al gazebo “disturba”, e quindi non può stare lì. Il passo successivo è stato compiuto dal comune, con l’allora amministrazione Allevi, che aveva sottolineato come il furgoncino non era autorizzato a sostare in quell’area. Tradotto: il gazebo può restare, ma il furgone no.
Ermanno aveva provato allora a difendersi con i social: su Change.org aveva lanciato una petizione per salvare la sua attività. Petizione che oggi conta oltre 2000 firme. Il Comune, e in particolare l’ex assessore al Commercio di Monza, Massimiliano Longo, aveva dunque proposto al titolare un cambio di location: nella zona stazione, precisamente, specificando che “la Ciclofficina può tranquillamente proseguire la sua attività (perchè) non è stata revocata nessuna autorizzazione”. L’offerta di un cambio destinazione, però, era stata declinata.

Gli aggiornamenti
E arriviamo a questi giorni. Dopo aver ricevuto una sanzione lo scorso 7 luglio a causa del furgoncino sostato in Largo Mazzini, domenica 9 luglio Ermanno ha incrociato le braccia. “Una protesta”, scrive sui social, perchè “non possiamo lavorare senza l’automezzo e i vigili intimano il secondo verbale”.
A prendere le distanze dall’accaduto è stato allora il neo assessore al Commercio Carlo Abbà, che sulla sua pagina Facebook ha dichiarato: “cercherò di capire quali siano le motivazioni e trovare una soluzione. Qualche “fenomeno da social” ha già sentenziato che la giunta di centro-sinistra sta distruggendo il lavoro in città. Peccato che abbia firmato l’accettazione delle deleghe questo venerdi e il verbale pare essere di giovedì”.
Raggiunto dalla nostra redazione l’assessore Abbà ha spiegato che “sulla vicenda ciclofficina sono ottimista. È mia intenzione trovare una soluzione perchè la reputo un servizio utile e comodo per tutti i cittadini. Inoltre – chiosa l’assessore – è un ottimo incentivo per la mobilità ciclabile e per un utilizzo sempre maggiore della bicicletta. Ripeto: siamo al lavoro per risolvere la situazione”.