Cronaca

Sedativo nella bibita per narcotizzare e derubare degli anziani: arrestata

Il modus operandi era sempre lo stesso e ben collaudato: poco importava l’età del malcapitato, tutti, o quasi, si sono ritrovati nel lettino di un pronto soccorso “alleggeriti” dei propri beni e positivi al test che rileva la presenza dello psicofarmaco.


Carpiva la fiducia delle proprie vittime per poi somministrare loro potenti sedativi e derubarli. I carabinieri di Bellusco hanno arrestato una donna, 47 anni, italiana, originaria del vimercatese, nullafacente, già nota alle Forze dell’Ordine per precedenti specifici tra cui furto e circonvenzione di incapaci, ritenuta responsabile di almeno 6 casi di rapina e furti a danno di persone ultrasettantenni e non solo.

La rapinatrice prima studiava la possibile vittima, si guadagnava la fiducia attraverso affabili conversioni sui social network o spacciandosi per benefattrice in cerca di qualche donazione da devolvere ai bambini poveri e, una volta guadagnato l’accesso alla sua abitazione, la distraeva per somministrarle, in una bevanda, una forte dose di benzodiazepine, che la rendevano inerte. A quel punto la derubava di soldi, gioielli, o tessere bancomat, utilizzate per prelievi fraudolenti o acquisti non autorizzati.

A cadere nella rete della donna sarebbero stati 6 uomini, di 83, 84, 67, 51 e 28 e 71 anni.

IL PIANO STUDIATO NEI MINIMI DETTAGLI

Il modus operandi era sempre lo stesso e ben collaudato: poco importava l’età del malcapitato, tutti, o quasi, si sono ritrovati nel lettino di un pronto soccorso “alleggeriti” dei propri beni e positivi al test che rileva la presenza dello psicofarmaco.

Nessuna arma se non quella di sostanze narcotizzanti: per procurarsi il farmaco ipnotico-sedativo, usava false prescrizioni mediche che esibiva all’occorrenza in ospedale millantando di essere in cura psichiatrica.

Il primo a cadere nella fitta rete d’inganno della donna sarebbe stato, nell’agosto 2021 un anziano 83enne di Roncello, trovato dal figlio in casa in stato di incoscienza e trasportato al nosocomio di Vimercate, da dove fortunatamente era stato dimesso. Dall’esame tossicologico era risultato positivo alla Benzodiazepina, riferendo successivamente ai Carabinieri della Stazione di Bellusco, di essersi addormentato dopo aver condiviso presso la propria abitazione una camomilla con una donna a lui nota presentatasi alla sua porta per una raccolta di soldi per beneficenza. Una volta risvegliatosi, poi, con grande rammarico si era accorto di non avere più al collo la collana con alcune medagliette e la fede al dito.

Stessa sfortunata sorte per altri due anziani sempre nel mese di agosto 2021, a Roncello. Aspettava che le vittime sorseggiassero la bevanda e, dopo aver perso conoscenza, le avrebbe derubate dei soldi e degli oggetti di valore che avevano con sé.

Prima un 84enne conosciuto in un bar ed invitato dalla 47enne a casa sua. Dopo aver gustato la camomilla “corretta”, si era destato privo di una banconota da 50 euro che aveva nel portafogli. Anche nel suo caso i medici avevano riscontrato la presenza nel sangue del potente psicofarmaco.

Stesso copione con un 67enne, originario della provincia di Como, che aveva conosciuto la donna tramite alcun noti Social Network. Invitato per bere una cosa in compagnia, era caduto in uno stato di sonnolenza. Destatosi poi presso la propria casa, senza ricordare come vi fosse giunto, si era accorto di non indossare più la catenina al collo e, dopo alcuni giorni, si era visto addebitare sul proprio bancomat un prelievo di 250 euro effettuato presso uno sportello di Roncello a lui sconosciuto.

E se due indizi portano a presumere una prova, i militari dell’Arma, agli ordini del Maggiore Mario Amengoni, hanno intuito il pericolo che sul territorio si aggirasse una donna che aveva preso di mira gli anziani narcotizzandoli. E così hanno acquisito i referti medici dal pronto soccorso di Vimercate di coloro che  erano risultati positivi all’utilizzo dello psicofarmaco, ricostruendo piano piano il complicato puzzle di raggiri e rapine.

Dai social al mondo reale, il passo è stato breve anche nell’ottobre 2021, quando un 51enne della provincia di Milano, l’aveva raggiunta nel vimercatese per poi andare in compagnia della donna al cinema per vedere “007 No time to die”.

Diverso “sfortunato protagonista” ma medesimo copione: fatale in questo caso un drink consumato durante la proiezione del film. Finale quasi scontato: 150 euro in meno e positivo, anche lui, alla sostanza.

La vittima più giovane sarebbe un 27enne della Val Badia che, nel mese di agosto 2021, recatosi a conoscere di presenza la donna, dopo avere bevuto un’aranciata era caduto in un profondo sonno. Dopo essersi ripreso, nel fare rientro in Trentino, durante il tragitto aveva cominciato ad accusare forte dolori addominali e conati di vomito, decidendo così di fermarsi all’ospedale di Rovereto dove, dopo essersi accorto che dal proprio zaino mancavano 400 euro, si era sottoposto all’esame riscontrando la positività al farmaco.

MONETE E PENNINI PER UN VALORE FI 80 MILA EURO

Rodato il piano, l’inventiva della rapinatrice aveva poi trovato seguito con un  uomo di origine campane, 71enne, il quale sempre conosciuto tramite chat, nel parlare delle sue passioni, aveva portato la donna a conoscenza della sua intenzione di vendere la sua collezioni di monete e pennini d’oro del valore di circa 80 mila euro. Percependo la possibilità del colpo grosso, la donna aveva fatto credere all’uomo di conoscere persone del settore per piazzare la merce, invitandolo, anche in questo caso, a salire presso la sua abitazione per scambiare quattro chiacchiere.

Il 71enne aveva accettato il cortese invito raggiugendo il vimercatese, dove all’interno dell’abitazione della donna gli era stata offerto il solito bicchiere.  Insieme si erano poi recati in un vicino centro commerciale, dove la 47enne, approfittando dello stato confusionale dell’uomo, era riuscita ad utilizzare la sua carta di credito per acquistare 4mila euro di preziosi in una gioielleria, e capi di abbigliamento per un valore di circa 100 euro, facendogli poi credere di avere reperito un compratore per le monete. A quel punto entrambi avevano preso un treno per Torino, giungendo alla Stazione Porta Nuova, dove la donna scusandosi che il compratore aveva avuto un contrattempo, l’aveva esortato ad attendere.  Nel frattempo il 71enne aveva accusato un forte giramento di testa e, ritrovatosi all’ospedale Umberto I di Torino, si era accorto di non avere più con sé la preziosa collezione di monete e pennini.

I Carabinieri, presentatisi presso l’abitazione della donna, hanno dato esecuzione all’ordinanza di misura cautelare in carcere – emessa dal GIP del Tribunale di Monza seguito richiesta della locale Procura della Repubblica.

La perquisizione ha permesso di recuperare: 10 pennini d’oro, 2 bracciali d’oro, 3 flaconi di psicofarmaco, e 2.510 euro in contanti.

Arrestata, si trova ora nella sezione femminile del carcere di San Vittore in attesa di rispondere dell’accusa di rapina aggravata dal fatto di porre le vittime in stato d’incapacità di agire, lesione personale aggravata dai futili motivi, circonvenzione di persone incapaci continuata, detenzione illecita di sostanza stupefacente o psicotrope continuata, indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.

 

 

 

 

 

 

 

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