Campionati europei di Monaco di Baviera: Olivieri subito fuori nei 400 ostacoli, Lambrughi avanti

Delusione per l’atleta allenata dal coach monzese Giorgio Ripamonti, che, a sorpresa, non ha superato il primo turno. Il 30enne brianzolo, invece, ha vinto la sua batteria e domani, 18 agosto, correrà la semifinale.
Lo sport è una metafora della vita. Lo si sente dire spesso. E si sta rivelando assolutamente vero anche ai Campionati europei di atletica leggera in corso a Monaco di Baviera dal 15 al 21 agosto. Dove per gli atleti brianzoli in gara, proprio come accade a tutti noi nella quotidianità, sono già arrivate gioie e felicità, dolori e tristezza.
Alle prime categorie di sensazioni può per il momento iscriversi Mario Lambrughi, 30enne monzese doc, specialista dei 400 ostacoli, tesserato fino al 2016 con l’Atletica Vedano ed ora con la maglia dell’Atletica Riccardi. Questa mattina, 17 agosto, agli Europei di atletica di Monaco di Baviera, infatti, Mario ha brillantemente vinto la sua batteria. E, in semifinale, potrà giocarsi le sue carte per qualificarsi all’evento che metterà in palio le medaglie.

Nel novero di chi non conserverà un buon ricordo della sua partecipazione alla massima competizione continentale c’è, invece, Linda Olivieri. La 24enne atleta piemontese, tesserata per l’Atletica Monza e per le Fiamme Oro, sempre nei 400 ostacoli, non è riuscita a superare il primo turno. Il tempo necessario per accedere alle semifinali, questo il rammarico, era sicuramente alla sua portata.
LE SPERANZE DI MARIO
Sotto il sole di Monaco, dove le temperature elevate sin dalla mattina hanno fino ad ora penalizzato le prestazioni degli atleti, il primo brianzolo a scendere in pista è stato Mario Lambrughi. Che nella terza delle quattro batterie dei 400 ostacoli partiva da una, certamente non favorevole, corsia 8. Il 30enne nativo di Monza, che fino a 17 anni ha giocato a basket prima di passare all’atletica, non si è però fatto scoraggiare.
Mario, infatti, è scattato dai blocchi con un grande tempo di reazione e ha affrontato molto bene i primi ostacoli. La velocità acquisita gli ha consentito di presentarsi in testa sul rettilineo finale dove Lambrughi, che ha un personale di 48.99 e quest’anno ha corso in 49.03 a maggio nel meeting di Savona, ha continuato a spingere quasi fino agli ultimi metri e alla vittoria in batteria.

“Oggi è andata bene e non era facile partendo dall’ottava corsia – ha affermato Lambrughi alla Rai nell’intervista posta gara – sono riuscito a non sprecare molte energie, ora testa alle semifinali”.
Il tempo in batteria di Mario, 50.27, che ha preceduto sul traguardo lo spagnolo Delgado (50.61) e il belga Van Nieuwenhove (50.85), non è molto lontano dal 50.18 ottenuto al primo turno ai Mondiali di Eugene. Negli Usa il quattrocentista monzese è stato il primo degli eliminati per l’accesso alle semifinali per soli 9 centesimi.
A Monaco di Baviera, invece, domani mattina, 18 agosto, alle 11.33 Mario potrà giocarsi le sue possibilità addirittura per la finale. Per lui la prova del 9 sarà la seconda delle tre batterie di semifinali, dove scatterà dalla corsia 5. Non ci sarà, invece, l’altro italiano impegnato nel primo turno dei 400 ostacoli. Giacomo Bertoncelli, infatti, ha chiuso ultimo nella sua batteria con un deludente 51.86.

LA DELUSIONE DI LINDA
Altro spirito rispetto a Lambrughi è quello che anima ora Linda Oliveri. L’atleta piemontese, allenata dal coach monzese Giorgio Ripamonti, infatti, non è riuscita a rendere come avrebbe potuto nei suoi 400 ostacoli. Impegnata nella seconda delle tre batterie di qualificazione, è scattata molto bene dai blocchi della corsia 1.
La sua dinamica di corsa le ha permesso di presentarsi in seconda posizione sul rettilineo finale. Poi, però, negli ultimi 50 metri c’è stato un deciso crollo fisico. La Olivieri si è fatta rimontare dalle avversarie ed è giunta sul traguardo addirittura quinta (57.03 il suo tempo) dietro alla tedesca Krafzik (54.32) e alla svizzera Giger (56.69), inarrivabili, ma per pochi, decisivi, centesimi, anche alla slovacca Ledecka (56.98) e alla spagnola Garcia (57.03).
Per Linda, che ha un personale di 55.54 corso nel 2021 e ai Mondiali di Eugene aveva conquistato le semifinali (56.04), le aspettative erano decisamente altre. “Mi sentivo meglio rispetto ai Mondiali e avevo smaltito anche una fastidiosa infiammazione al tendine – spiega al microfono della Rai – qualcosa, però, non è andato. Sono delusa e triste, probabilmente ho pagato l’impossibilità di allenarmi bene a maggio, giugno e luglio”.

Meglio che alla Olivieri è andata a Rebecca Sartori, altra atleta sotto l’egida del coach Giorgio Ripamonti. Nei suoi 400 ostacoli, la 25enne veneta, che quest’anno è scesa fino al personale di 55.40, ha faticato più del previsto, ma è riuscita a chiudere terza nella sua batteria con un ottimo recupero finale.
La speranza è che il suo crono, 56.44, sia solo il viatico per una prestazione di alto livello nella semifinale in programma domani, 18 agosto, alle ore 11.55. Sempre domani sarà anche il primo giorno di Filippo Tortu, che disputerà poco dopo le ore 20 la semifinale dei 200 metri. Obiettivo dichiarato del velocista brianzolo è di scendere sotto i 20 secondi e vincere una medaglia. Chissà, dopo l’ennesimo exploit di Marcell Jacobs con il titolo nei 100 metri, che non sia l’oro.