Calcio Monza, Andrea Ranocchia lascia il calcio: “Si è spento qualcosa”

23 settembre 2022 | 16:08
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Calcio Monza, Andrea Ranocchia lascia il calcio: “Si è spento qualcosa”

Dopo la rescissione con il Monza, l’esperto difensore umbro si congeda dal calcio giocato con un lungo e appassionato messaggio sui social. “Devo ringraziare il Monza, ma non avevo più nulla da dare”.

Protetto dal verde della “sua” Umbria, Andrea Ranocchia affida il suo saluto al calcio giocato ad un videomessaggio pubblicato sui canali social. E’ come se si fosse spento un interruttore dentro di me” ammette non senza emozione l’ormai ex centrale biancorosso.

Nel ripercorrere tutta la sua carriera sportiva, Ranocchia individua con molta onestà il momento in cui la passione per il calcio stava venendo meno: mi ero accorto che qualcosa non andava dallo scorso maggio, quand’ero ancora all’Inter. Con i neroazzurri abbiamo deciso di separarci, e devo ringraziare il Monza per avermi dato questa nuova opportunità. Sono molto riconoscente verso Adriano Galliani, Filippo Antonelli, il Presidente Silvio Berlusconi, che mi hanno dato fiducia con un ottimo contratto e consentendomi di ritornare in gioco, e capire meglio cosa mi stesse succedendo. Purtroppo all’inizio dell’anno sportivo le sensazioni non migliorate. E’ come se si fosse spendo un interruttore dentro di me, non sentivo più niente.

Con grande lucidità e sincerità Ranocchia racconta come è arrivata la decisione di rinunciare ad un contratto biennale: C’è stato il brutto infortunio di Napoli. che mi avrebbe tenuto fuori diversi mesi. Senza la volontà, la determinazione per tornare e dare una mano al 100% ho ritenuto giusto non prendere in giro nessuno, me stesso in primis. Ho parlato con Galliani, ho espresso il mio malessere e la mia decisione. E’ stato un signore, ha capito il momento. Ci siamo lasciati con grande rispetto, da amici”

La chiusura non lascia spazio a ripensamenti “Ora mi prendo un po’ di tempo per mettere ordine tra queste emozioni. Non credo proprio tornerò a giocare a calcio, non è assolutamente quello che voglio. Tra un po’ deciderò il da farsi”.

In un mondo spesso criticato perchè distante anni luce dalla quotidianità e schiavo delle sole logiche economiche, la scelta di Ranocchia riporta in primo piano fattori quali la correttezza e la sincerità.