Serie a

Calcio Monza, due colpi sul gong chiudono la rivoluzione della rosa biancorossa

Adriano Galliani mette a segno due colpi nelle ultime ore, portando a 16 il totale dei movimenti in entrata in una sessione di mercato che ha stravolto la rosa brianzola. Ora a Stroppa il compito di trovare la formula migliore per centrare la salvezza.

monza-torino

Sedici movimenti in entrata hanno cambiato pelle al Monza che solo pochi mesi fa festeggiava la prima,  storica promozione in Serie A.  Sin dai primi giorni di calciomercato, sia la società che il tecnico biancorosso avevano sottolineato quanto la serie A fosse “un altro sport” rispetto alla cadetteria, facendo ipotizzare un profondo restyling della rosa brianzola. E così è stato, come del resto già osservato in occasione della promozione dalla Serie C alla Serie B.

E così il nuovo Monza è finalmente definito. O meglio, “quasi del tutto” definito: da un lato infatti l’amplissima rosa consegnata a Stoppa (38 elementi) conta elementi ai margini del progetto che non hanno trovato una sistemazione alternativa, dall’altro alcuni rumors lasciano la porta aperta ad ulteriori nuovi arrivi di calciatori svincolati tesserabili fino al prossimo dicembre.

LA ROSA DI OGGI

Ampia, con elementi di qualità e giovani di prospettiva, competitiva per giocarsi la salvezza in Serie A. Ma anche caratterizzata da problemi di condizione ed amalgama nonché da qualche alternativa mancante in mediana. Potremmo definire così la rosa a disposizione di Mister Stroppa, ancora ferma a 0 punti dopo 4 giornate.

Nelle ultime ore ci saremmo aspettati quattro movimenti in entrata: il Monza ne ha fatti due, mentre un terzo è sfumato per un problema nelle visite mediche di Andrea Barberis.

Il primo arrivo è quello del classe 2000 Gabriele Ferrarini: spezzino cresciuto nella Fiorentina, Ferrarini ha 22 anni ed è reduce da un ottimo campionato in cadetteria con la maglia del Perugia, dove ha ricoperto il ruolo di esterno destro. I più attenti lo ricorderanno come l’autore del gol che ha “condannato” i brianzoli alla disputa dai playoff. In carriera vanta anche 3 presenze con l’Under 21. Dal punto di vista tattico rappresenta l’alternativa a Brindelli: da considerare però che entrambi sono all’esordio assoluto nella massima serie. Arriva a Monza in prestito con opzione di riscatto e controriscatto a favore della Fiorentina.

Completamente diversa la figura di Armando Izzo, arrivato dal Torino in prestito fino a fine stagione: napoletano classe 1992, vanta oltre 200 presenze in A principalmente tra Genoa e Torino. Difensore roccioso, di carattere e personalità, ha quasi sempre giocato in reparti a 3 elementi, pertanto è perfettamente in linea con lo schieramento adottato da mister Stroppa. In carriera era arrivato anche alla Nazionale maggiore (3 presenze), prima di perdere progressivamente spazio in maglia granata.

Per puntellare una difesa indebolita dagli infortuni e protagonista in negativo delle prime giornate, Galliani aveva concluso anche lo scambio tra il difensore dell’Hellas Verona Magnani e il centrocampista biancorosso Barberis: l’affare è saltato poiché il monzese non ha superato le visite mediche di rito.

Nei prossimi giorni capiremo se Barberis potrà comunque essere a disposizione di Stroppa e se il plenipotenziario monzese proverà a cercare tra gli svincolati un altro profilo per rafforzare la difesa.

Rispetto alle nostre previsioni – al di là dell’ingaggio sfumato di un secondo difensore – manca all’appello un centrocampista fisico e muscolare, in grado di sostenere la tecnica, il palleggio e le abilità di elementi come Sensi, Pessina, Machin e il neo arrivato Rovella. In mediana ci sono tanti giocatori con caratteristiche simili, ma quasi nessuno porta in dote quel bagaglio di forza e interdizione che caratterizza spesso le squadre in lotta per la permanenza in Serie A.

Non sappiamo se l’intenzione è quella di colmare questa lacuna oppure di dare fiducia all’attuale gruppo, tuttavia il calendario fitto di impegni darà presto risposte sul valore della rosa affidata a mister Stroppa.

Le difficoltà del tecnico biancorosso sono note: il tempo a disposizione è poco, ma ora serve dare un primo segnale a tutto il campionato. Il Monza c’è ed è pronto a giocarsi fino in fondo questa Serie A.

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