Violenze sulla compagna, le toglie anche il telefonino: arrestato

27 settembre 2022 | 14:08
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Violenze sulla compagna, le toglie anche il telefonino: arrestato

Un incubo, questa era la sua vita: un’escalation di violenze, iniziate dapprima con semplici atteggiamenti vessatori, diventati ben presto aggressioni fisiche e psicologiche, culminate con l’isolamento della donna da tutti i suoi affetti.

Dovrà rispondere dell’accusa di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali gravi, l’uomo arrestato dai Carabinieri di Cornaredo lo scorso 24 settembre. Avrebbe aggredito sia fisicamente che psicologicamente la sua compagna, privandola addirittura del telefonino.

54 anni, italiano, censurato, nullafacente, è finito al centro delle indagini dei uomini dell’Arma che hanno ricostruito una serie di condotte violente e vessatorie a partire dal mese di Aprile. Sei episodi in tutto che la donna, 48enne italiana, aveva tenuto nascosti giustificando quell’uomo che avrebbe dovuto proteggerla con amore. Subiva in silenzio pensando che la sua ira fosse legata alle cure oncologiche a cui il compagno si sottoponeva. 

VIOLENZE FISICHE E PSICOLOGICHE

Un incubo, questa era la sua vita: un’escalation di violenze, iniziate dapprima con semplici atteggiamenti vessatori, diventati ben presto aggressioni fisiche e psicologiche, culminate con l’isolamento della donna da tutti i suoi affetti. Un quadro abbastanza complesso considerato che la presunta vittima era stata privata anche dell’uso del telefonino. Il culmine l’uomo lo ha raggiunto quando, dopo l’ennesima sfuriata, le aveva procurato fratture e diversi ematomi. Anche in quel caso, davanti ai segni della violenza, la 48enne avrebbe ha sempre sminuito con le amiche gli atteggiamenti del compagno e persino negato con i Carabinieri di aver subito maltrattamenti.

Al riguardo, il personale del Nucleo radiomobile di Corsico, nel corso del mese di giugno, intervenuto a seguito di un pestaggio, nonostante la vittima avesse riferito di essere caduta accidentalmente dalle scale, dopo averla fatta accompagnare in ospedale di intesa con l’autorità Giudiziaria, aveva proceduto all’attivazione del “codice rosso”, facendola collocare temporaneamente in una struttura ospedaliera meneghina in attesa di essere collocata in una dimora protetta, da dove la donna dopo 5 giorni spontaneamente era tornata a casa del compagno che, durante il ricovero, l’aveva contattata dicendole che gli mancava e non vedeva l’ora di rivederla. Situazione quest’ultima che l’ha esposta a serio rischio per la vita.

Arrestato è stato condotto presso la casa circondariale di Milano San Vittore.