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Area B: i nuovi divieti del comune di Milano riguardano anche 106mila auto della nostra Provincia

21 settembre 2022 | 12:48
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Area B: i nuovi divieti del comune di Milano riguardano anche 106mila auto della nostra Provincia

Le nuove restrizione scattano a partire dal 1° ottobre. Il commento del consigliere regionale Alessandro Corbetta (Lega)

A Milano cambiano le regole. Tra circa 15 giorni scattano i nuovi divieti per Area C, la zona a traffico limitato del centro di Milano, e Area B, la mega Ztl che copre praticamente tutto il territorio comunale. “Una decisione miope e incosciente che colpisce il tessuto economico e sociale brianzolo”, sono queste le parole del Consigliere regionale Alessandro Corbetta che, attraverso una nota stampa, dice la sua in merito alla decisione presa dal vicino Comune di Milano e che, secondo il leghista, andrebbe ad interessare anche 106mila autovetture della Provincia di Monza e Brianza.

IL COMMENTO

“Una decisione unilaterale e profondamente ingiusta che colpisce l’intero tessuto economico e sociale della provincia di Monza e Brianza”, così Alessandro Corbetta, consigliere regionale della Lega, commenta le nuove restrizioni imposte dal Comune di Milano e relative agli ingressi nell’area B del capoluogo lombardo.

“I numeri, del resto, fotografano molto bene la situazione e fanno capire quanto gravi saranno le ricadute di questo provvedimento. Si tratta infatti di 1 milione e 397 mila autovetture immatricolate in tutta la Lombardia e di queste 105.980 nel territorio provinciale MB, che si aggiungono alle classi ambientali già precedentemente vietate”.

“Delle 105.980 autovetture – continua Corbetta – 21622 hanno una alimentazione benzina Euro2, 35081 sono diesel Euro4 e 49277 diesel Euro5” (fonte dati: ACI).

“In un momento come questo, caratterizzato da una crisi senza precedenti causata anche dalle conseguenze economiche della guerra in atto in Ucraina, provvedimenti come quello emanato dal Sindaco Sala mettono a durissima prova le aziende e gli artigiani del nostro territorio, nonché tutti i cittadini che per motivi di salute, di studio o di lavoro devono recarsi a Milano”.

“Contro la decisione miope e incosciente del sindaco Sala e del PD milanese – conclude Corbetta – combatteremo in ogni sede politica e istituzionale”.