Elezioni 2022: ritornano i bollini antifrode e (forse) anche le lunghe code

Il sistema era stato introdotto nel 2018 per evitare possibili brogli. Un escamotage, però, che era stato anche causa di un allungamento dei tempi di voto e lunghe code fuori dai seggi. Come andrà questa volta?
Quello del bollino antifrode è un sistema introdotto (e anche bocciato dagli elettori) alle elezioni del 2018: un tagliando rimovibile dotato di un codice progressivo alfanumerico applicato sulla scheda elettorale di ogni singolo cittadino e poi confrontato all’uscita dell’elettore dall’urna per evitare possibili brogli. Una certezza in più oltre al timbro, insomma. Ma il sistema, molto scrupoloso, aveva causato non pochi rallentamenti durante le elezioni andando a creare lunghe code.
Eppure, ecco che di nuovo, a pochi giorni dalla chiamata al voto per gli italiani con le elezioni del 25 settembre, si torna a parlare di bollino antifrode.
COS’E’ IL BOLLINO ANTIFRODE
La novità era stata introdotta dal Rosatellum per le elezioni del 4 marzo 2018: un escamotage pensato per impedire il voto di scambio usando schede già votate.
Il bollino antifrode ritorna anche per le elezioni 2022: in sostanza, all’elettore verrà consegnata una scheda munita di un codice progressivo alfanumerico generato in serie che verrà annotato sul registro. Dopo aver votato, il cittadino non avrà più “la soddisfazione” di imbucare la propria scheda nell’urna ma a farlo sarà il presidente del seggio non prima, però, di aver staccato il tagliando dalla schede dell’elettore e confrontato il codice con quello appuntato. Solo dopo questo controllo la scheda potrà essere imbucata, senza tagliando antifrode e tornando così anonima.
ELEZIONI 2022, COSA ASPETTARSI AI SEGGI?
I preparativi per la chiamata al voto di questo fine settimana iniziano già sabato 24 settembre quando gli scrutatori si metteranno al lavoro applicando le singole etichette antifrode su ogni scheda elettorale , che sarà anche firmata e timbrata.
Il giorno del voto, gli scrutatori accoglieranno come sempre ogni elettore annotando il numero del documento di identità per l’identificazione. Poi ci sarà una prima verifica del codice alfanumerico (che verrà anche annotato sul registro) del bollino antifrode che verrà controllato una seconda volta anche dopo il voto.
Infine, quando il presidente di seggio ha fatto tutti i doverosi controlli, potrà personalmente imbucare la scheda dell’elettore.
Questo procedimento aggiuntivo e macchinoso (il manuale di procedura, a cui i presidenti di seggio e gli scrutatori sono tenuti ad attenersi rigorosamente, è composto da 248 pagine) andrà ovviamente ad allungare i tempi di voto e quindi si potrebbero creare delle code.