Imprenditori e lavoratori brianzoli preoccupati per l’Area B: a Milano “io non entro”

Divieti attivi dall’1 ottobre. Il Governatore Fontana chiede la sospensione. Il sindaco milanese Sala risponde picche: “tutte balle”.
Regione Lombardia chiede di congelare i divieti viabilistici dell’Area B ma il sindaco di Milano Giuseppe Sala non ammette battute d’arresto nell’introduzione del provvedimento “ambientalista” che spaventa anche migliaia di automobilisti e autisti della Brianza, a un passo dall’essere “banditi” dalla metropoli. A pochi giorni dall’entrata in vigore prevista per l’1 ottobre, la politica si spacca in due. Secondo il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana (Lega) bisogna “individuare un percorso istituzionale per la sospensione del provvedimento che, per decisione dell’Amministrazione comunale di Milano, entrerà in vigore da primo ottobre, è una scelta di buon senso per non danneggiare migliaia di cittadini e imprese in questa fase economicamente complicata”.
IL SINDACO DI MILANO
A rispondere a stretto giro di posta è stato il primo cittadino di Milano. “Capisco che metto in difficoltà qualcuno che non può cambiare la macchina ma non raccontiamo le solite balle perché non sono 1 milione le macchine che saranno impattate”, ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala nel corso della presentazione della Green Week. “Voglio essere consistente e dire ai milanesi che quello che ho promesso in campagna elettorale lo sto facendo – ha aggiunto -. Io continuerò ad andare avanti per la mia strada sapendo che continuerò a ricevere delle critiche anche di chi sta dalla mia parte. Semmai prendetevela con quei politici che in campagna elettorale ne sparano di ogni e poi tanto sanno che non lo possono fare”.
COME FUNZIONA L’AREA B
L’Area B è una classificazione che vieta l’accesso a gran parte del territorio della metropoli lombarda anche ai mezzi euro 2 benzina e euro 4 e 5 diesel. Mette al bando anche gli euro 4 diesel per il trasporto di merci. Restrizioni che chiuderanno le porte della città a un numero sorprendente di lombardi e brianzoli, in gran parte piccole imprese con i mezzi di lavoro. Da qui gli interventi di contestazione su una questione che fatica a tenere in equilibrio le esigenze di trasporto del mondo del lavoro lombardo e l’obiettivo ecologico. Anche perchè, si legge anche sul sito del municipio meneghino, “ L’area B coincide con gran parte del territorio della città di Milano”. Il divieto di accesso e circolazione per i veicoli più inquinanti e per quelli con lunghezza superiore ai 12 metri che trasportano merci sarà attivo dal lunedì al venerdì, dalle 7:30 alle 19:30, festivi esclusi e l’accesso, dove consentito, non sarà soggetto a pagamento.
LE CRITICHE
Sulla questione si era espresso poche settimane fa Alessandro Corbetta, consigliere regionale della Lega: “Una decisione unilaterale e profondamente ingiusta che colpisce l’intero tessuto economico e sociale della provincia di Monza e Brianza”, aveva detto, precisando: “Si tratta di 1 milione e 397 mila autovetture immatricolate in tutta la Lombardia e di queste 105.980 nel territorio provinciale MB, che si aggiungono alle classi ambientali già precedentemente vietate. Delle 105.980 autovetture, 21622 hanno una alimentazione benzina euro2, 35081 sono diesel euro 4 e 49277 diesel euro 5” (fonte dati: ACI).