Incendio Nitrolchimica: area sotto sequestro

Dopo il terribile incendio che ha interessato la ditta Nitrolchimica di San Giuliano ora l’area è stata posta sotto sequestro.
Dopo il terribile incendio che ha interessato la ditta Nitrolchimica di San Giuliano ora l’area è stata posta sotto sequestro. Ieri mattina i tecnici di Arpa hanno effettuato un ulteriore sopralluogo sul sito del rogo, che era stato sostanzialmente domato intorno alle 19 di mercoledì sera. I vigili del fuoco stavano proseguendo con le operazioni di mantenimento in sicurezza dell’area mediante costante bagnatura. Nei pressi dell’insediamento era avvertibile saltuariamente un leggero odore di bruciato. Anche il gestore dell’impianto di depurazione, a cui afferiscono le acque di spegnimento, ha segnalato la presenza saltuaria di odori riconducibili ai solventi. “Si è chiesto dunque all’azienda Nitrolchimicadi provvedere all’aspirazione delle acque stagnati presso l’insediamento, in modo da ridurne la portata in fognatura. Sono stati sostituiti i filtri dei due campionatori per il monitoraggio dei microinquinanti installati ieri a San Giuliano M.se– Frazione di Sesto Ulteriano in via Silvio Pellico, e nel centro della cittadina presso la cabina di monitoraggio della qualità dell’aria. I dati relativi ai due campioni prelevati e inviati ieri pomeriggio al laboratorio Arpa potranno essere disponibili quando saranno conclusi gli ordinari cicli di analisi, i cui tempi standard sono di minimo 72 ore” comunica il comune di San Giuliano.
A scopo precauzionale, e in attesa di nuove comunicazione da parte delle Autorità preposte (ARPA Lombardia e ATS Città metropolitana), ATS ha inviato l’8 settembre una nota con la quale ha proposto ai Sindaci di San Giuliano e San Donato di adottare un’ordinanza, valida in un’area avente un raggio pari a 1000 metri dal punto in cui si è sviluppato l’incendio. Il documento prevede il divieto di raccolta e consumo di vegetali coltivati all’aperto e spontanei; il divieto di pascolo; il divieto di allevamento all’aperto con razzolamento di animali da cortile; il divieto di utilizzo di foraggi e cereali coltivati destinati agli animali; il divieto di permanenza protratta nelle aree cortilive degli alunni delle scuole materne.
Intanto restano ancora gravi le condizioni dell’operaio ricoverato presso il Centro Grandi Ustionati dell’ospedale Niguarda.