Per il centenario dell’autodromo la moda solidale sbarca a Monza con una sfilata di Mario Dice

9 settembre 2022 | 09:49
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Per il centenario dell’autodromo la moda solidale sbarca a Monza con una sfilata di Mario Dice

L’iniziativa è promossa da promossa da A Coded World (ACW), ente no profit fondato da Bali Lawal

In occasione dei 100 anni dell’Autodromo la moda sbarca al Centro sportivo Villa Reale di Monza con una sfilata del designer Mario Dice promossa da A Coded World (ACW), ente no profit fondato da Bali Lawal. Dopo le passerelle Lawal, d’origine nigeriana e fino al 2013 top model per le principali maison (Armani, Krizia, Versace solo per citarne alcune), ha dato vita alla ong il cui acronimo, “Coded”, sta per Combining Our Diverse Ethnicities Differently. Un’iniziativa nata per promuovere le diversità culturali ed etniche come caratteri arricchenti le relazioni e i progetti, e soprattutto per aiutare giovani dei paesi emergenti a trovare la propria strada nel settore della moda e delle arti in generale.

In linea con la mission di ACW, Bali Lawal ha promosso l’inedita iniziativa a Monza per arricchire il nutrito cartellone di eventi messo a punto dal Comune e da altri soggetti per intrattenere le migliaia di visitatori presenti in città per celebrare il centenario del circuito più veloce del mondo e il Gran Premio d’Italia.  Nei suggestivi spazi del Centro sportivo Villa Reale, sabato 10 settembre dalle ore 17.30 si terrà infatti una inconsueta sfilata del designer Mario Dice, già collaboratore di Calvin Klein e attualmente senior della maison di Zuhair Murad. Il creativo proporrà la sua personale collezione uomo/donna con capi iconici sartoriali frutto di tante contaminazioni dal mondo artistico nelle sue varie forme, un sovrapporsi di stili contemporanei, con un uso poliedrico della pelle e dei ricami. A fare da cornice all’evento due installazioni raffiguranti due grandi chiocciole ideate e realizzate da Fabbrica Eos, un gruppo di esponenti del movimento della Cracking art.

Nel recente periodo ACW e Bali Lawal hanno sostenuto diverse iniziative solidali. Tra queste quelle nel Nyumbani Village in Kenya, che ospita persone e bambini affetti da Hiv, come l’utilizzo di tecnologie a basso impatto ambientale per la produzione di cibi e una sfilata benefica con capi realizzati e indossati dalle ragazze ospiti. C’è poi la realizzazione del libro fotografico AlFemminile, che ritrae come modelle le detenute del carcere di Venezia.