Il Must riparte con il tributo a Luigi Penati, l’artista che ha raccontato Vimercate

Fino al 30 ottobre il Museo del territorio espone opere e documenti su uno dei protagonisti della cultura della città nel ‘900
Vimercate raccontata nei suoi disegni e nelle sue pitture, ma anche vissuta con il suo lavoro quotidiano in città e poi fatta conoscere attraverso cartoline e incisioni. È “una storia vimercatese” autentica quella di Luigi Penati, tipografo, editore, incisore e artista che per quasi tutto il ‘900 lavorò a Vimercate e dedicò il suo talento al patrimonio storico locale, e a cui ora la sua città dà il proprio riconoscimento.
E’ stata inaugurata venerdì sera e dal 24 settembre è aperta al pubblico la mostra “Luigi Penati – una storia vimercatese”, il primo evento della nuova stagione del Must che fino al 30 ottobre permetterà di conoscere una delle personalità più curiose della cultura cittadina, che hanno caratterizzato la vita di Vimercate per quasi mezzo secolo ma che probabilmente non è finora stata ricordata adeguatamente. Con la mostra curata dall’Amministrazione comunale, il Must e l’associazione Art-U gli si dà il giusto spazio ed è l’occasione per avvicinare la poliedrica figura di Luigi Penati (1908-1978).

L’esposizione allestita nel Museo del territorio vimercatese (ingresso libero, via Vittorio Emanuele, sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19) presenta 16 opere selezionate da un vasto nucleo di pitture a olio, carboncini, disegni a pastello e gessetto – donato al Must nello scorso febbraio da alcuni eredi – unitamente a un ampio assortimento di documenti d’archivio. Le opere sono articolate in 3 sezioni che ripercorrono le tante attività di Penati ma tutte caratterizzate da un filo rosso che è il legame con il vimercatese, suo territorio d’origine. La storia di quest’area, le sue trasformazioni nel tempo, gli scorci più amati e significativi, sono immortalati in disegni, acquerelli, stampe e dipinti, in un catalogo visivo testimone della varietà del territorio. Penati racconta per immagini la sua quotidianita, i paesaggi più amati e i piccoli gesti che danno significato alla vita; anticipa, nei tempi e nella scelta del linguaggio comunicativo, gli odierni storyteller che attraverso i social media testimoniano l’attualità.
“Ci sono persone che, pur non parte della storia con la lettera maiuscola, hanno contribuito ad aspetti importanti del racconto del nostro mondo – ha commentato Elena Lah, assessora alla Cultura – Luigi Penati è stato un raccontastorie, che ha dedicato a Vimercate gran parte della sua esistenza sotto diversi aspetti: come imprenditore con la sua tipografia, come studioso della città, come incisore – diffuse anche come cartoline postali del paese – e come artista. Il senso di questo percorso – non casualmente inserito nella manifestazione Ville Aperte, fortemente voluta e realizzata da Angelo Marchesi, altro divulgatore della nostra storia – è restituire alla città questa figura mostrandone i vari aspetti, cogliendo l’occasione di parlare di arte, stampa, storia e bellezza. Perché è con la valorizzazione del racconto quotidiano che il valore di un territorio può crescere e farsi conoscere”.