Oreno, la sagra a rischio: troppe poche patate. Salva l’edizione ridotta ma senza gnocchi

Dopo un raccolto disastroso si è riusciti a organizzare il fine settimana di “Aspettando la sagra”. Ma se il 2023 sarà uguale lo storico evento a Oreno salta
Niente gnocchi quest’anno, le patate sono poche e, quelle che ci sono, non sono bellissime ma restano comunque sufficienti per proporle fritte o abbinate ai “pata-burger”. Ma, soprattutto, la cosa più importante è che nonostante un ultimo raccolto disastroso nelle campagna vimercatese le poche “biancone” del 2022 sono abbastanza per non dover annullare la tradizionale sagra di metà settembre a Oreno. E per fortuna che, nella sua programmazione biennale, il 2022 è l’anno di “Aspettando la sagra della patata” e non della vera sagra, l’edizione minore che dura solo un fine settimana e animerà fino a domenica sera 18 settembre il caratteristico borgo di Vimercate.
È una fortuna perché, dice chiaramente Mara Balconi, la presidente del Circolo culturale orenese che da sempre organizza la Sagra della Patata, “se quest’anno fosse stato l’anno della sagra vera e propria non ce l’avremmo fatta: le patate sono troppo poche e quelle che abbiamo recuperato non sono belle. Come sempre c’è un grande servizio di cucina con tanti piatti tipici, ma quest’anno per mangiare la patata bianca di Oreno bisogna accontentarsi dei cartocci di patatine fritte o accompagnate ai pata-burger. E anche così riusciamo a coprire giusto un fine settimana, due non ce l’avremmo fatta”. Inoltre, anche se non solo ora ma anche in altre annate gli gnocchi fatti con la “biancona” erano una rarità, quest’anno “gli gnocchi non li abbiamo – prosegue Mara – I pochissimi che siamo riusciti a fare vengono assaggiati durante la cena inaugurale di venerdì sera per i partecipanti che hanno prenotato”.
Insomma la festa per la patata di Oreno è salva ma più che essere un’edizione minore, quella del 2022 è un’edizione di magro. Che arriva da una stagione disastrosa per l’agricoltura locale, caratterizzata da una siccità prolungata a tutto l’inverno e primavera e poi seguita a un’ondata di caldo eccezionale durante l’intera estate. Condizioni climatiche che hanno azzerato la produzione della patata bianca di Oreno dell’azienda agricola Agrifoppa, che storicamente ne è il maggiore produttore locale oltre che fornitore della sagra, e messo in crisi gli altri agricoltori. “Siamo riusciti a recuperare un po’ di patate, sufficienti solo per un fine settimana, dall’azienda agricola Fortuna – prosegue la presidente dell’organizzazione della sagra di Oreno – Ma quelle che ci sono, oltre a essere poche non sono belle come quelle delle annate passate. E’ stata una brutta stagione per il raccolto”.
La carenza di patate, e anche la loro minore qualità di quest’anno, preoccupano per il futuro della storica sagra di Oreno, un evento per l’intero territorio vimercatese che arriva già da tre anni di sospensione causate dall’emergenza sanitaria. “Dopo 3 anni in cui siamo stati obbligatoriamente fermi è stato difficile quest’anno ripartire – spiega Mara Balconi -. Il Circolo orenese ha perso persone importanti durante l’epidemia, volontari e collaboratori che erano figure di riferimento nell’organizzazione, e in più si è aggiunta questa cattiva annata per le patate. Ce l’abbiamo fatta a proporre “Aspettando” grazie al lavoro e impegnato di tanti volontari e alla fortuna di aver trovato un po’ di patate, ma bisogna ammettere che se quest’anno avessimo dovuto organizzare la sagra al completo, con 2 settimane di eventi, non saremmo riusciti. Per questo per l’edizione del 2023 inizieremo subito i preparativi, già a ottobre e novembre, e poi dobbiamo augurarci che, oltre a non esserci più l’emergenza Covid, non ci siano più stagioni tanto pessime per l’agricoltura locale e si possa tornare ai normali raccolti delle nostre patate bianche”.