Pedemontana, Friday For Future risponde a Monti: “No, grazie… prima vogliamo i dati!”

I giovani attivisti di Friday For Future Monza hanno declinato la proposta di confronto lanciata dal consigliere vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone.
“Inviti la cittadinanza ai tavoli che contano e fornisca dati trasparenti del progetto Autostrada Pedemontana Lombarda” queste in sintesi le motivazioni contenute nel comunicato fiume dei giovani attivisti di Friday For Future Monza in risposta alla proposta di confronto lanciata dal consigliere vicecapogruppo del Carroccio al Pirellone Andrea Monti sul tema Pedemontana. Insomma il confronto è declinato.
“Ci fa piacere l’interesse espresso prontamente sui media da parte di una figura istituzionale competente in regione proprio sui temi del Territorio e delle Infrastrutture, ma di cosa dovremmo discutere? Della recente sentenza della Corte dei Conti? Degli 80 milioni di deficit di bilancio accumulati dalla sua apertura? Delle opere di compensazione declamate ma mai realizzate? Piuttosto che un dibattito che sembra rispondere solamente alle voglie di visibilità di una forza politica in vista delle elezioni del 25 Settembre (Andrea Monti non è candidato, ndr), speriamo di vedere trasparenza e inviti più rappresentativi a partire dal tavolo regionale previsto per il 12 settembre. Riteniamo che sia opportuno declinare l’invito oltre questi appuntamenti istituzionali che già si interessano della questione Autostrada Pedemontana Lombarda (APL)”. Questo è quanto preferiscono fare i ragazzi di FFF, piuttosto che un botta e risposta con il consigliere Monti.
Ma non è tutto gli attivisti pongono l’accento anche sull’attenzione che il consigliere regionale ha rivolto alla loro petizione lanciata sul sito change.org. che snocciola punto dopo punto la loro contrarietà all’opera: “Sottolineiamo come ci suoni anomala ed impropria, per un’istituzione soprattutto, l’attenzione data ad una semplice petizione se messa a confronto con la mancanza di interesse verso un territorio che da anni si attiva per essere ascoltato, tanto in forme popolari quanto attraverso le amministrazioni locali. A conoscenza di chi legge, da più di dieci anni si è formato il Coordinamento No Pedemontana per portare vertenze e organizzare mobilitazioni soprattutto sulle tratte B2 e C. Anche le amministrazioni locali, senza distinzione di appartenenza politica, si sono coordinate per essere coinvolte nelle fasi di progettazione e per portare delle proposte precise che minimizzino gli impatti dell’APL. Il territorio però non è stato mai ascoltato e coinvolto nello sviluppo delle infrastrutture e dei servizi. Tanto è stata data importanza all’accessibilità economica sempre più ristretta, e al conseguente inutilizzo che caratterizzano le già ultimate tratte A e B dell’APL. Non riteniamo adeguato pertanto un incontro tra soggetti poco rappresentativi da soli senza le parti interessate. Non rappresentiamo da soli le mobilitazioni contro la Pedemontana e tanto meno siamo uno sparuto gruppo di sostenitori di un No ideologico: siamo parte di un’ampia area sociale che include anche studiosi, tecnici, sindaci e figure istituzionali (anche giornalisti, ndr), che hanno da sempre e puntualmente motivato la propria contrarietà all’opera; come tale chiediamo di essere coinvolti”.
I giovani di FFF piuttosto che un dibattito chiedono al Consigliere Monti di fornire dati e documenti istituzionali che possano rispondere a quesiti quali i flussi di traffico a cui Apl andrebbe a rispondere? le tratte già ultimate quanto costano agli utenti e quanti utenti la usano in media? E ancora, i progetti per le tratte B2, C, D breve e D come si propongono di gestire l’inevitabile impatto ambientale e socio-economico che avranno sul territorio?
In sintesi quello che gli attivisti chiedono per prossimi mesi è che “il coinvolgimento aumenti su tutti i fronti, in particolare rilanciamo sulla proposta di un confronto chiedendo però una disponibilità di referenti amministrativi e politici più rappresentativa e offrendo la partecipazione della cittadinanza del territorio provenienti dalle realtà e dalle amministrazioni che si stanno mobilitando”.