inquinamento e traffico |
Attualità
/
Monza e dintorni
/

Monza, Sant’Albino irrespirabile: “30 mila auto al giorno, e ora è anche peggio!”

14 settembre 2022 | 10:07
Share0
Monza, Sant’Albino irrespirabile: “30 mila auto al giorno, e ora è anche peggio!”

Le cose sono peggiorate, secondo il Comitato di quartiere, dai recenti eventi e dalle manifestazioni sportive, come il GP d’Italia e le partite dell’AC Monza.

Monza. C’è un’area della città irrespirabile: già in tempi “normali” le cose andavano male, ora tra grandi eventi e promozioni in serie A le cose vanno anche peggio. Stiamo parlando dell’area del quartiere Sant’Albino di Monza e San Damiano di Brugherio, specialmente nel tratto compreso tra Viale dell’Industrie e Viale Sicilia. Da anni il comitato denuncia il traffico quotidiano che “avvelena la città” con dati alla mano: 5000 auto all’ora e nelle fasce di punta picchi di 8000 per un totale di circa 30 mila passaggi al giorno.

Le cose sono peggiorate di recente, secondo il Comitato, che torna a denunciare sul suo blog una situazione insostenibile fatta di code infinite e gravi incidenti sulle strade. Complice, anche la promozione dell’AC Monza in serie A che inevitabilmente attira più tifosi (e quindi più macchine) nel quartiere. “La situazione recentemente è molto peggiorata rispetto a questi dati già intollerabili – spiegano. – Il traffico ha un terribile impatto di rumore e inquinamento sul quartiere e anche sul campo di calcio dove si allenano i ragazzini del “Città di Monza”. Purtroppo ARPA a Monza ha solo due centraline per il rilevamento degli inquinanti. Una in Via Machiavelli (una piccola via secondaria) e l’altra…dentro il Parco! Una dislocazione insufficiente e per certi versi assurda”.

“Secondo uno studio dell’Energy Policy Institute of Chicago, in Brianza viviamo mediamente un anno in meno a causa dell’inquinamento dell’aria – prosegue il comitato citando la lista civica di Concorezzo “La Rondine”, che egli scorsi si batté per fermare le attività di Asfalti Brianza. – Quegli amministratori che hanno per anni sottovalutato la questione ambientale dovranno rispondere di una responsabilità enorme. Troppo spesso la politica locale ha dato copertura ad aziende altamente inquinanti, non ha investito per la riduzione del traffico, ha promosso un consumo senza freni e l’eliminazione delle aree verdi. Oggi ne misuriamo gli effetti.”