Scontri Serie A, l’assessore Moccia tranquillizza: “Situazione sotto controllo”

Monza. “La situazione è sotto controllo“. Commenta così l’Assessore alla Sicurezza del Comune di Monza Ambrogio Moccia l’organizzazione in vista della partita della serie A Monza-Atalanta in programma per lunedì 5 settembre. I riflettori sono puntati sullo stadio, ma anche su quello che accadrà fuori, visti i recenti scontri tra alcuni tifosi del team brianzolo e altri dell’Udinese avvenuti tre giorni fa alla fine del match che li vedeva sfidarsi in terra brianzola. Episodi di violenza che non sono sfuggiti nè ai cittadini, nè alla politica.

Pubblicamente, a dire che qualcosa non ha funzionato nel piano di sicurezza del post partita tra Monza e Udinese, è stato il consigliere regionale della Lega Alessandro Corbetta, che in una lunga nota stampa si è detto preoccupato su come episodi del genere possano aprire la pista ad altre situazioni simili. “Si rischia di lanciare un messaggio pericoloso ai violenti delle varie tifoserie che possono individuare Monza come una piazza dove mettersi in mostra – commenta Corbetta. – Visto che scontri del genere sono accaduti con l’Udinese, cosa potrebbe succedere quando ad arrivare saranno tifoserie ospiti ben più numerose come Napoli e Roma?”. Della stessa linea è l’ex assessore allo sport nonché tifoso del Monza Calcio Andrea Arbizzoni: “Bisogna fare in modo che episodi del genere non possano ripetersi. Reputo anche io che vada messo a punto il piano integrato di mobilità e sicurezza tra la questura e le varie istituzioni competenti e un sistema di scorta delle tifoserie organizzate ospiti. Nel dopo partita di Monza-Udinese i disagi sono stati evidenti, con mancati controlli lungo le zone dei parcheggi e nel momento di deflusso delle tifoserie”.

Tranquillizza, invece, l’assessore Moccia che a MBNews dice: “Su questa partita alle porte c’è molta attenzione. Chiaramente ci sarà un tavolo tecnico di coordinamento per affrontare tutti gli aspetti legati alla sicurezza. La competenza resta comunque in mano alla prefettura e alla questura, ma l’attenzione è alta da parte di tutti i soggetti coinvolti, istituzioni comprese”.