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“Tempo quasi scaduto” per salvare il tram Milano-Limbiate

19 settembre 2022 | 10:19
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“Tempo quasi scaduto” per salvare il tram Milano-Limbiate

L’Associazione Utenti del trasporto pubblico e il gruppo “Salviamo il tram della Comasina” hanno espresso le loro perplessità

Continua la battaglia per evitare la chiusura della linea del tram che collega Milano a Limbiate e forse qualcosa si sta muovendo. A renderlo noto sono  Mauro Anzani dell’Associazione Utenti del trasporto pubblico e Michele Reggiani, del gruppo “Salviamo il tram della Comasina”. Una vicenda che si trascina da giungo, quando è stata annunciata la chiusura in autunno (leggi qua) e che ha portato all’indignazione di tutti quei pendolari, circa 3mila, che ogni giorno viaggiano sulla storica linea che in 35 minuti collega la città brianzola con il capoluogo.

“Dopo mesi di silenzio generale si è aperto un piccolo spiraglio -si legge nella nota stampa dei due gruppi – La Regione Lombardia, a seguito di un’interpellanza presentata durante la seduta del Consiglio Regionale dell’8 settembre scorso, ha dichiarato di aver chiesto al Comune di Milano, titolare con Atm del contratto di servizio della linea, di aprire urgentemente un tavolo tecnico per trovare una soluzione al problema, con l’impegno a contribuire economicamente. Al momento non risultano pervenute risposte dal Comune di Milano. Crediamo che ora non ci siano più scuse per non agire. Se il problema, a detta del Comune di Milano, era la contrarietà ad impegnare risorse per una linea che in futuro subirà la completa ricostruzione, ora c’è chi è disposto ad intervenire economicamente.”

Reggiani e Anzani fanno anche il punto della situazione: “Già abbiamo detto come la pensiamo: l’inizio lavori per la riqualificazione è lontano ed è giustificato intervenire per mantenere il servizio. Anche nel 2012 e nel 2017 si intervenne con un orizzonte di 3-5 anni e questo è il periodo che realisticamente sarà necessario per l’avvio dei lavori. Magari, con qualche accorgimento, si può anche risparmiare qualcosa sui costi. Sempre rifacendosi all’esempio del 2012, è proprio necessario posare rotaie nuove quando si potrebbero riutilizzare rotaie usate della metropolitana o le stesse della tranvia posate su traverse e pietrisco rinnovato? Non dimentichiamo che i tram viaggerebbero ad una velocità massima di 30 km/h. C’è già un precedente proprio nel 2012 quando vennero usate le rotaie della Milano-Desio, dismessa nel 2011. In ogni caso, ora la palla è nel campo del Comune di Milano. Se nel 2012 il Comune di Milano si accollò il maggiore onere finanziario (circa 3,9 milioni di euro) ora è la volta della Regione ma ci vuole almeno la collaborazione del Comune di Milano, che purtroppo in questi ultimi mesi non ha brillato in tal senso”.

Il documento si chiude con delle richieste all’assessore Arianna Censi: “I suoi predecessori Maran e Granelli hanno fatto una scelta a favore degli utenti della linea che è arrivata sino ad oggi. Quale scelta intende fare? Andare incontro agli utenti o liquidare la linea? Restiamo in attesa di una risposta ma il tempo ormai è poco”.

Fra l’altro per oggi, 19 settembre, alle ore 18 è in programma un presidio della Lega al capolinea della MM3 Comasina a Milano (leggi qua).