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E’ almeno la terza volta che succede nel giro di pochi anni. Forti disagi per i dipendenti. La Cgil chiede un intervento strutturale definitivo. L’Asst Brianza ha avviato la sanificazione e nel frattempo sta distribuendo i pasti preparati esternamente in confezioni monouso.
Topi nella mensa dell’ospedale di Desio. Dopo un controllo di Ats, la cucina è stata chiusa. E non è la prima volta. Nei locali dove vengono preparati i pasti per i dipendenti e i pazienti sono stati trovati escrementi di topi. Motivo per cui l’attività è stata subito sospesa. In attesa che Asst Brianza concluda i lavori di sanificazione e bonifica richiesti da Ats, i pasti vengono preparati e confezionati esternamente e poi distribuiti in monoporzioni. “E’ almeno la terza volta nel giro di pochi anni che accade una cosa del genere – denuncia Susanna Cellari responsabile della funzione pubblica Cgil di Monza e Brianza che sta seguendo il caso – I dipendenti vivono una situazione di forte disagio perchè i pasti arrivano freddi e di qualità scadente. L’azienda ha messo a disposizione un locale per scaldare il cibo e consumare il pasto, ma non si tratta di un locale predisposto a refettorio”
La Cgil: serve una riqualificazione della rete fognaria
Il sindacato ha avanzato delle richieste alla direzione dell’Asst: “Nell’immediato, chiediamo di chiudere temporaneamente il servizio mensa e distribuire ai dipendenti i ticket anzichè pasti pronti e confezionati. Ma, soprattutto, chiediamo un intervento risolutivo. E’ evidente che il problema è strutturale. Non basta sanificare e bonificare. E’ necessario ristrutturare la rete fognaria“.
La Cgil lancia un appello anche a politici e istituzioni: “Invece di continuare a fare propaganda -afferma Susanna Cellari – chiediamo alle forze politiche di assumersi le proprie responsabilità e finanziare interventi risolutivi. L’appello è rivolto soprattutto a Regione Lombardia, affinchè eroghi le risorse già stanziate per l’ospedale di Desio”.
Dal canto suo, l’Asst Brianza comunica di stare facendo tutti i lavori necessari per riaprire il prima possibile la mensa. “Nel frattempo – fa sapere l’Asst – stiamo garantendo pasti nel rispetto della massima sicurezza”. Riguardo ad un intervento più incisivo sulle strutture, l’azienda afferma che “avvierà una riflessione“.