Il mese di settembre è iniziato a Villasanta con una colata di cemento nel giardino della scuola elementare Villa. Metà dell’area verde del giardino che affaccia su via Battisti si è trasformata, infatti, in una piattaforma di calcestruzzo pronta ad ospitare, nelle prossime settimane, un containier di 200 metri quadrati per le attività dei bambini della materna.
L’operazione dal costo di circa 500mila euro, voluta dalla giunta di centro sinistra guidata da Luca Ornago, ha destato grandi polemiche nei mesi estivi. Ad agosto, a seguito dell’abbattimento degli alberi del giardino per far posto alla piattaforma in cemento, è addirittura stata lanciata una petizione online. Petizione che ha registrato quasi 200 sottoscrizioni in pieno agosto nel corso delle ferie. Anche sui social nelle pagine dedicate alla città di Villasanta, da settimane non si parla d’altro con duri attacchi all’amministrazione per questa decisione.
Le operazioni, dunque, proseguono. La prossima settimana (il 5 settembre) inizierà la scuola dell’infanzia e i bambini della Tagliabue, ospiti da un anno alla Villa, dovranno attendere ancora qualche mese per utilizzare il container provvisorio voluto dalla Giunta Ornago che dovrà accogliere le attività didattiche. Non solo. Il giardino che fino a giugno era usato proprio dai bambini della materna ora è un vero e proprio cantiere.
Il prefabbricato
Il prefabbricato accoglierà le attività dei bambini della scuola dell’infanzia Tagliabue “orfani” della scuola e ospiti alla Villa. Per quanto riguarda le tempistiche il Comune ha fatto sapere che “Valutati i tempi di realizzazione della piattaforma e maturazione del cemento (60 giorni), quelli di consegna del prefabbricato, quelli di montaggio e quelli per l’allestimento interno, l’ipotesi realistica è che la struttura possa essere fruibile per i primi mesi del 2023”.
Sempre riguardo la scuola dell’infanzia Tagliabue, rispetto al progetto per la realizzazione del nuovo plesso, il Comune ha annunciato che la realizzazione del nuovo edificio sarà a totale carico delle casse comunali dato che la possibilità di accedere a fondi PNRR è sfumata. L’intervento di demolizione e ricostruzione della Tagliabue avrà un costo di circa 3 milioni e 600mila euro.
I costi
Il quadro economico dell’operazione (container e piattaforma), a maggio valutato intorno ai 421mila euro è lievitato fino ad arrivare a 485mila euro.
Nel dettaglio il contanier prevede una spesa di 170mila euro e 220mila per la piattaforma in calcestruzzo su cui poggerà la struttura per un totale di 390mila euro. A questi vanno aggiunti 95mila euro per gli allestimenti interni.
