Sanita'

Vimercate, emergenza medici di famiglia: in 3.500 sono rimasti senza assistenza di base da agosto

Il pensionamento di due medici non ha avuto ricambio e si ricorre a misure provvisorie per coprire il servizio. Attesa da Ats una soluzione dopo il 23 settembre

Medico di base, dottore, visita medica WEB
Un medico di base durante una visita

Ci sono sempre meno medici di base in attività, una situazione generale e diffusa sul territorio ma che a Vimercate, da questa estate, è diventata grave, con circa 3.500 persone che si sono trovate quasi da un giorno all’altro senza più un medico di famiglia di riferimento. Questo perché ad agosto due storici medici vimercatesi, i dottori Giorgio Cantù e Giuseppe Cantù, sono andati in pensione quasi contemporaneamente e senza che il loro posto, con la lista dei loro pazienti, sia stato preso da altri perché, semplicemente, non c’erano (e ancora non ci sono) due nuovi dottori disponibili a subentrare nell’attività in città.

L’indebolimento della medicina di prossimità e la carenza di medici di famiglia sul territorio sono problemi iniziati da anni e diffusi nella sanità lombarda, ai piani alti del Pirellone vengono discusse da tempo possibili soluzioni ma nel frattempo, quando il servizio resta scoperto come accade ora a Vimercate, nei vari territori si può solo correre ai riparti con misure tampone. Ed è quanto sta organizzando Ats Brianza, l’Agenzia di tutela della salute che ha competenza sul territorio brianzolo e lecchese, che pochi giorni fa ha avuto un incontro con il sindaco di Vimercate, Francesco Cereda, i rappresentanti di Asst Brianza e 4 medici di base vimercatesi per affrontare la situazione.

Come prima misura provvisoria, per garantire la continuità assistenziale dei circa 3.500 vimercatesi rimasti senza medico, fino al 23 settembre ci sarà la possibilità di rivolgersi a due medici di base della città che hanno dato la disponibilità a coprire temporaneamente il servizio rimasto scoperto aggiungendolo alla loro attività ordinaria (sono i dottori Ferruccio Foà ed Emanuela Vanni che ricevono previo appuntamento nell’ambulatorio in piazza Marconi 7/D: tutte le informazioni per contattarli sono pubblicate sul sito del Comune).

Mentre dopo il 23 settembre è attesa una soluzione più strutturale da parte di Ats. “Durante l’incontro avuto nei giorni scorsi – spiega il sindaco Cereda – Ats si ha comunicato che sta lavorando a una soluzione stabile anche se non potrà essere risolutiva definitivamente perché la carenza di medici di base resta. E’ un problema più ampio, che non riguarda solo Vimercate, perché da tempo il numero di medici di famiglia che va in pensione non è compensato da una stessa quantità di nuovi medici che subentra nel servizio. Dopo questa fase di coperta provvisoria grazie ai due medici che hanno dato disponibilità, sarà comunicata la nuova modalità di assistenza per i 3.500 vimercatesi che aspettano il nuovo medico: Ats ci ha confermato che è questione di pochi giorni per conoscere la soluzione”.

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