A Vimercate il Longless Film Festival: cinema dal mondo e un mare di emozioni

La kermesse, promossa dalla coop Aeris e giunta alla sesta edizione, vuole essere punto di riferimento culturale per la Brianza e non solo.
Sala piena di persone di ogni età, mix di emozioni e risate, cinema di gran qualità. La sesta edizione del Longless Film Festival, la prima in assoluto a Vimercate (MB), ha superato ogni aspettativa. Organizzata da Aeris Cooperativa Sociale con il patrocinio del Comune di Vimercate e dedicata a registi under 35, la competizione di cortometraggi, che si è svolta nella serata di venerdì 30 settembre 2022, ha visto anche la partecipazione di un nutrito gruppo di giovani volontari che hanno affiancato gli operatori di Piano Locale Giovani di Aeris.
La kermesse è iniziata con una vivace tavola rotonda alla presenza dell’attore comico Claudio Batta, volto conosciuto di Zelig, e delle attrici di film e serie televisive Demetra Bellina e Maria Vera Ratti: i tre ospiti, incalzati dalle domande del pubblico, hanno raccontato anche aneddoti delle loro esperienze sia davanti alla macchina da presa che dietro le quinte, suscitando tra i presenti diversi momenti di partecipazione e divertimento.
A ritmo incalzante è poi arrivata la proiezione dei sette cortometraggi finalisti, inframezzati da un corto animato che ha ricevuto la menzione speciale del Festival: “Dyia”, realizzato dalla regista indo-canadese Aroona Khiani, splendida metafora dell’importanza dell’unicità di ogni essere umano.
Sui 1630 corti arrivati da tutto il mondo, il vincitore del Longless 2022, selezionato da una giuria formata da giovani esperti di cinema e comunicazione vicini al mondo di Aeris, è “L’ultima Habanera” di Carlo Licheri. Ambientato in Sardegna durante la seconda guerra mondiale, è un appassionante racconto di amore e resistenza di persone che condividono la passione per la radio e la musica. Capace di attraversare mezzo secolo di storia in pochi minuti, ha convinto sia giuria che spettatori per la sua grande efficacia comunicativa.
Al secondo posto “L’impianto umano” di Andrea Sbarbaro, bizzarro ensemble di un gruppo di vicini di casa a Milano che, in un caldo Ferragosto, trovano un’insperata collaborazione per risolvere la mancanza improvvisa di corrente. Notevole, tra gli attori presenti, il ruolo interpretato dall’arcinoto Giovanni Storti, ma anche gli altri protagonisti non sono da meno.
Terzo posto, infine, per “Work it class!” dello spagnolo Pol Diggler: partendo da un ballo del tutto inaspettato in una cena di gala aristocratica, va in scena un clamoroso esempio di metacinema capace di sorprendere ed entusiasmare il pubblico presente al Longless per la sua originalità e per essere capace di “rompere” la quarta parete, mettendo in dialogo spettatori e regista all’interno della stessa proiezione.
Alla conclusione, l’apprezzamento per la qualità dei corti è stato unanime. Ora appuntamento al Longless Film Festival 2023, che promette di aumentare ogni anno che passa la sua capacità di essere un punto di riferimento culturale per la Brianza e non solo.