Un film completamente Made in Brianza si appresta a conquistare le maggiori sale cinematografiche italiane. Stiamo parlando de “Il Principe di Melchiorre Gioia“, lungometraggio del regista monzese Andrea Castoldi e interpretato dagli attori arcoresi Marco Speziali e Valeria Bonalume.
E se la storia è ambientata principalmente a Milano, appunto in via Melchiorre Gioia, location delle notti brave anni Novanta del protagonista del film, anche la Brianza in realtà ha ospitato diversi ciak. Alcune scene del film sono, infatti, state girate al Ristorante Fossati, all’hotel Fossati di Canonica, alla palestra Vela e nel locale, il pub Re Nero, di Oreno, nel centro di Vimercate e in particolare nel negozio Millecalze. C’è tanta Brianza anche nel cast tecnico, che è composto da 14 elementi. Oltre al regista monzese Andrea Castoldi, tra i protagonisti infatti l’ex Campionessa italiana di Pole dance Valeria Bonalume e l’attore, noto per gli spot in tv e già inviato di MBNews, Marco Speziali, entrambi di Arcore.
Il commento del regista Andrea Castoldi
“Il film che presentiamo in questi giorni nelle sale rappresenta il compimento di un lavoro importante, impegnativo e di ricerca – ha commentato il regista monzese Andrea Castoldi -. Un lavoro corale che si è sviluppato prima e durante la pandemia. l film è un omaggio ai perdenti e a tutti quelli che ci provano senza mai riuscirci. Mi ha sempre affascinato l’attaccamento del protagonista alla sconfitta, il suo saper posizionarsi qualche metro più in là da una società che si muove dentro a delle consolidate regole. Credo che sia quindi un ottimo spunto di riflessione e ricerca per tutti noi, giovani e meno giovani. Un modo per conoscere o riconoscere, accettare o sconfiggere l’ombra del Principe che, in diversa misura, è presente in ogni persona“.
Il film è stato girato in tre settimane tra Milano, la Brianza e Gallarate ed è ambientato in due distinte epoche: il 1998 e l’oggi.
L’esperienza di Marco Speziali
Abbiamo chiesto a Marco un commento sull’interpretazione di Paul Trendy. “Paul, è uno dei migliori amici del Principe, il compagno di serate fuori di testa, quello che ti riporta a casa alle 5 ancora su di giri – ha commentato l’attore arcorese -.
E’ stata una sfida interessante a livello attoriale, riuscire a far vivere un personaggio così schizzato e bizzarro in modo che fosse credibile e non stereotipato, nonostante la sua esuberante enfasi: Paul è sempre “oltre” a causa dell’assunzione di sostanze stupefacenti.
Ho lavorato parecchio, più che nei 5 film precedenti, sperimentando nelle settimane prima alla registrazione, da solo e con il regista, Andrea Castoldi, e con altri attori, tra cui Valeria, per provare le varie scene.
Alla fine della sessione si teneva ciò che funzionava arricchendolo nella sessione successiva e si cancellava il resto.
La sfida è stata, soprattutto, cercare il giusto equilibrio tra questa grande energia di Paul, che si manifestava ancor prima che con le parole, con i movimenti scattanti e scoordinati, e le inquadrature con quadri scomposti, non in asse, e spesso realizzati con camera a spalla.
Mi auguro che il film possa piacere e divertire – ha concluso Marco Speziali – ma che sia anche capito, perché, come scrive il critico Marco Bacci su spettakolo.it, il film è anche “una poetica del dolore e dell’amore molto sentimentale e persino tenera, quando non surreale”. Vi aspetto nelle sale della nostra Brianza con Andrea e Valeria, il 4 novembre nella mia cittadina, Arcore, e poi a Monza il 9!”.
Valeria Bonalume, dalla pole dance al Cinema
Valeria Bonalume è un artista di fama internazionale, più, volte campionessa italiana di pole dance lavora e sperimenta con il movimento corporeo fin da bambina e performa in grandi eventi, televisione (Chiambretti, Ballando con le stelle, Sanremo, Italia’s got talent, Show dei record), coach e speaker per Tedx.
Arcorese di nascita, oggi milanese di adozione porta nei suoi viaggi la sua arte con passione, aperta al confronto e alla contaminazione che ritiene importante per trovare un proprio linguaggio artistico e umano.
“Lavorare con Andrea Castoldi è stato fin da subito stimolante, abbiamo trovato insieme la giusta chiave per interpretare una donna lontana dalla mia realtà ma allo stesso tempo lasciando la mia naturalezza, unendo la mia esperienza tecnica con la recitazione cinematografica. E’ un regista davvero capace di guidarti senza giudizio lasciando spazio alla propria creatività di manifestarsi.
Il mio desiderio oggi è di continuare su questa strada, sia come attrice performativa che movement director dietro le quinte”.
La presentazione del film in Brianza
Il Principe di Melchiorre Goia sarà nelle maggiori sale cinematografiche italiane in questi giorni, dopo il successo dell’anteprima allo storico cinema Capitol Anteo di Milano del 27 ottobre con sala sold out. Per quanto riguarda la Brianza, gli appuntamenti in programma sono:
4 novembre h.21 – Arcore al Cinema Nuovo
9 novembre h. 21.30 – Monza al Cinema Capitol
10 novembreh. 21.15 – Sovico al Cinema Nuovo
11 e 12 novembre – Seregno al Moviestudio
17 novembre – Mezzago al Bloom
La storia del principe decadente delle notti anni Novanta
Il principe di Melchiorre Gioia è una storia tutta milanese. La storia di Silvio Cavallo, il Principe appunto delle notti brave di fine anni ’90 di via Melchiorre Gioia, che collega la periferia con il centro di Milano. E’ la strada della perdizione notturna a buon mercato, accessibile a tutti. Ci sono locali di travestiti e prostitute. È soprattutto la zona del Principe (Silvio Cavallo), che quasi ogni sera agghindato con una finta pelliccia grigia, capelli biondi ossigenati, occhiali da sole di plastica gialli, arriva in autobus per dare inizio alle sue notti brave. Una vita notturna costellata di personaggi improbabili che come arrivano poi spariscono. Vive con la nonna che lo accudisce come fosse un eterno adolescente. Impiegato in fabbrica, decide di lasciare il lavoro per noia. Una storia di ordinaria sconfitta con un principe ben lontano dall’essere tale. Milano, oggi. Il Principe è un cinquantenne, disoccupato e affetto da una svogliatezza cronica, che si arrabatta senza troppo impegno con lavoretti di volantinaggio che lo conducono nei luoghi e nei ricordi dei bagordi di un tempo. Le due linee temporali si dipanano come i binari del tram e tracciano la storia di un perdente, per indole e per scelta. In una società fondata su obiettivi da raggiungere e risultati da ottenere, il nostro è un anti-eroe predestinato. Un professionista della sconfitta.
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