Telecamere per spiare la compagna, poi la minaccia di diffondere foto intime

Un incubo che sembrava non avere una fine per la 49enne che, grazie ai Carabinieri della Stazione di Brugherio, è riuscita a porre termine alla sua relazione con quell’uomo che, invece, di proteggerla, le aveva reso la vita un tormento.
Privata delle sue abitudini, persino dei suoi affetti più cari. Un’escalation di vessazioni e violenze perchè doveva “essere solo sua”. Questo l’incubo vissuto da una donna di 49 anni, vittima di colui che diceva di amarla. Un sentimento “malato” che aveva spinto un 52enne a piazzare delle telecamere nell’abitazione della compagna per poterne spiare, a suo insaputa, ogni singolo movimento e telefonata privata.
Un dramma che sembrava non avere una fine per la 49enne che, grazie ai Carabinieri della Stazione di Brugherio, è riuscita a porre termine alla sua relazione con quell’uomo che, invece, di proteggerla, le aveva reso la vita un tormento.

TELECAMERE NASCOSTE E LA MINACCIA DI DIFFONDERE UNA FOTO INTIMA
Una spirale di insulti e minacce culminata poi nella violenza fisica: un ceffone ricevuto in pieno volto che l’aveva portata a voler dire finalmente basta. Ma proprio quando si era convinta a raccontare tutto, e liberarsi di quell’angosciante fardello, ecco l’intimidazione da parte dell’uomo di voler condividere una foto che la ritraeva in atteggiamenti intimi ai suoi contatti personali e lavorativi.
A spezzare la catena di soprusi i Carabinieri della Compagnia di Monza, che tramite il racconto dei testimoni e servizi dedicati, hanno raccolto gli elementi necessari per ricostruire il quadro indiziario. I militari hanno così proceduto alla perquisizione della casa del 52enne trovando i dispositivi elettronici e gli account che avrebbe utilizzato per spiare la donna (materiale sottoposto a sequestro in attesa di ulteriori accertamenti).
VITTIMA DEL COMPAGNO, TEMEVA PER LA SUA INCOLUMITA’
“I comportamenti del 52enne, dal G.I.P. definiti quali “una vera e propria persecuzione” nei confronti della donna e “lesivi della sua dignità e reputazione, oltre che riservatezza”, l’avevano costretta a modificare profondamente le proprie abitudini di vita, causandole un forte timore per la propria incolumità” spiegano dal Comando.
I Carabinieri della Stazione di Brugherio hanno così eseguito l’ordinanza del divieto d’avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna, emesso dal G.I.P. presso il tribunale di Milano su proposta della locale Procura della Repubblica, nei confronti del 52enne che ora dovrà rispondere dell’accusa di atti persecutori, interferenze illecite nella vita privata, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico ai danni della ex compagna.