Serie a

Calcio Monza, la rivoluzione di Palladino “Gruppo eccezionale, ma possiamo fare meglio”

Due vittorie in altrettante sfide per il Monza targato Raffaele Palladino. In poche settimane il tecnico campano ha dato un nuovo volto ad una squadra mai così grintosa, consapevole e arrembante. La strada per la salvezza è lunga, ma il Monza per la prima volta è fuori dalla zona retrocessione.

Generico ottobre 2022

Due partite, quattro reti, sei punti. Zero gol al passivo, e due pagine di leggenda scritte con il successo casalingo sulla Juventus e il primo trionfo in trasferta, storico e roboante.

I numeri, crudi, fotografano la radicale trasformazione da quando Raffaele Palladino si è insediato a Monzello.

La portata della “rivoluzione” generata dal cambio in panchina è tuttavia ancora superiore di quanto non dicano i risultati: sorretto da una condizione fisica mai vista prima, il Monza ha firmato 180’ di notevole spessore dal punto di vista dell’intensità, dell’agonismo, della concentrazione e del coraggio. Guidato dalla ritmica di Rovella, dalle geometrie di Sensi e dalle scorribande di Pessina, Caprari e Mota, il Monza ha dominato una Sampdoria mai in partita, nonostante i blucerchiati fossero consapevoli di giocare per “l’ultima spiaggia” del proprio tecnico. Nessuna traccia della squadra ad autonomia “limitata” che ha collezionato sconfitte nelle prime giornate, nessun errore da matita blu in difesa, nessun problema a pungere negli ultimi 16 metri. Tra i singoli, spendiamo una parola per un Caldirola rigenerato: attento, grintosissimo e motivato, l’abbiamo visto sovrastare un giocatore rapido e tecnico come Gabbiadini.

Palladino ha sottolineato a più riprese i meriti dei suoi ragazzi, ma la sua “mano” è evidente: dal punto di vista mentale, il tecnico campano ha saputo toccare le corde giuste per riportare entusiasmo, convinzione e consapevolezza nel gruppo. Non meno efficaci le scelte sul piano tecnico, con l’utilizzo del mancino Ciurria a destra e l’avanzamento di Pessina in una zona in cui il capitano può liberare le sue doti di inserimento. Il tecnico ha poi fatto riferimento al voluto aumento di intensità durante gli allenamenti settimanali: in questa direzione va interpretata la scelta di re-inserire nel gruppo l’esperienza di Giulio Donati, già in campo per uno spezzone di gara.

E’ molto raro assistere a trasformazioni così radicali in poco tempo: possiamo prendere ad esempio la Salernitana dello scorso torneo, ma per l’impresa granata oltre all’arrivo di un nuovo tecnico (Nicola) furono decisivi anche il cambio di proprietà e la rivoluzione del mercato di gennaio. Complimenti quindi all’ex tecnico della Primavera, presentatosi in serie A con due successi ai danni di allenatori del calibro di Massimiliano Allegri e Marco Gianpaolo.

 

Non è ancora il Monza che vorrei, possiamo giocare meglio. Dobbiamo alzare il livello” ha dichiarato al termine della partita di domenica il tecnico monzese con grande lucidità e senza una punta di presunzione.

I tifosi, inebriati dallo 0-3 del Ferraris, sognano: domenica 9 settembre all’U-Power Stadium arriverà lo Spezia, mentre il sabato seguente è previsto l’impegno al “Castellani” di Empoli. Ancora qualche giorno di pazienza per scoprire dove può arrivare questo “nuovo” Monza…

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