Calcio Monza, a Udine una rivoluzione con vista sul Milan

Mister Palladino cambierà completamente pelle alla sua squadra in occasione del match di Coppa Italia. L’occasione è preziosa per poter vedere all’opera diversi giocatori finora poco impiegati e concedere riposo ai chi scenderà in campo da titolare al “Meazza” contro il Milan.
Seconda trasferta in cinque giorni per il Monza di Raffaele Palladino: i biancorossi saranno di scena a Udine questa sera, mercoledì 19 ottobre alle ore 21, per i sedicesimi di finale della Coppa Italia, che si svolgeranno in gara secca.
A poche ore dal match della Dacia Arena, il tecnico mostra di avere idee chiare sulla formazione che affronterà i bianconeri, che in campionato hanno già giocato (e vinto) all’U-Power stadium meno di due mesi fa: “Mi aspetto una partita vera, intensa. Affrontiamo una squadra forte, organizzata, temibile e in salute. Da tutti mi aspetto il massimo impegno, e che chi verrà chiamato in causa sappia dare il 100%. Questa partita è importante perché è l’occasione per vedere in campo chi fino ad ora è stato chiamato meno in causa”.
Già dall’elenco dei convocati si intuisce come la squadra sarà rivoluzionata rispetto alle ultime uscite in campionato: restano al “Luigi Berlusconi” il portiere Di Gregorio, i difensori Marì, Marlon, Caldirola e Izzo (alle prese con un problema fisico), i centrocampisti Carlos Augusto, Sensi, Pessina, Ciurria e Barberis, oltre agli attaccanti Dany Mota e Gytkjaer. Di riflesso, l’undici titolare dovrebbe prevedere Cragno tra i pali, Donati, Antov e Carboni in difesa, Birindelli e D’Alessandro sugli esterni con Colpani, Ranocchia e Rovella (inutilizzabile in campionato perché squalificato per due giornate) a completare la mediana, Valoti e Machin alle spalle di Petagna, impegnato a ritrovare il top della condizione.
Sul fronte friulano, anche il tecnico Sottil darà spazio ai giocatori meno utilizzati: ipotizzabile quindi una squadra profondamente diversa da quella capace di espugnare l’U-Power Stadium e di issarsi addirittura al 5° posto in classifica, rimediando una sola sconfitta in 10 turni.
Dare più spazio ai giocatori meno utilizzati non significa snobbare l’impegno di Coppa, tuttavia occorre considerare che almeno due motivazioni sostengono queste scelte: in primo luogo, il match di Udine diventa un’importante occasione per concedere minutaggio e mantenere alta la tensione nervosa di un gruppo numericamente molto ampio. Motivazioni extra riguardano poi il prossimo avversario in caso di passaggio del turno: agli ottavi di finale l’avversario della vincente tra Monza e Udinese sarà la Juventus.
Mister Palladino non bluffa quando sostiene “di aver bisogno di tutti” per puntare alla conquista della salvezza: un campionato così anomalo, con una pausa di due mesi dalla metà di novembre, nasconde moltissime insidie sul piano della continuità di rendimento dei giocatori.
Secondariamente, l’impegno di sabato a San Siro contro il Milan è partita talmente difficile – ed allo stesso tempo “sentita”, in primis dal Presidente Silvio Berlusconi e da Adriano Galliani – che sicuramente tutto il mondo biancorosso vorrà dare il massimo in un pomeriggio che soltanto fino a 5 anni fa sembrava possibile solo nei sogni dei tifosi più ottimisti.