Regione: “Il Bosco delle Querce gode di ottima salute”. Ma c’è la protesta…

Il Bosco delle Querce gode di ottima salute, lo dicono i monitoraggi di ERSAF. E’ davvero così? Allievi: “Non mi hanno interpellato. Temono il confronto”.
Seveso. Il Bosco delle Querce dove ci sono le vasche con la diossina gode di ottima salute, lo dicono i monitoraggi di ERSAF “Tutte le analisi effettuate escludono un pericolo di natura ambientale”. Queste le parole dell’Assessore regionale all’Ambiente e Clima Raffaele Cattaneo, che però a Seveso è stato accolto da alcuni manifestanti.
“Il Bosco delle Querce sta benone, gode di ottima salute”. È la risposta unanime, su basi scientifiche, emersa dalla serata di mercoledì in occasione dell’incontro pubblico organizzato dall’Amministrazione comunale di Seveso a cui hanno partecipato esponenti di Regione Lombardia e di ERSAF, Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste.
IL MONITORAGGIO DELLE ACQUE
Il monitoraggio delle acque ha evidenziato come “tutti i parametri rispettano le Concentrazioni Soglia di Contaminazione fatta eccezione per alcuni solventi clorurati, presenti anche nei piezometri di monte e non riconducibili alla presenza delle vasche. I valori riscontrati inoltre sono in linea con quanto già riscontrato da ARPA a seguito dei monitoraggi eseguiti nel 2013 e 2016 e attribuibili ai valori di fondo normalmente presenti in tutta l’area a nord di Milano”. Nello specifico è stato rilevato che le concentrazioni di diossina sono in ogni caso sempre inferiori alle Concentrazioni Soglia di Contaminazione.
Anche il monitoraggio delle atmosfere dei locali tecnici ha consegnato esiti ottimali: secondo quanto riportato da Ersaf, il valore di “diossine e durani” nella vasca di Seveso è pari a “12”, a Meda “6”. Il valore di “bianco” (una qualsiasi area di riferimento sul territorio lombardo) è pari a 46. Per fare un esempio, il limite cautelativo utilizzato in Germania per la tossicità di diossine, furani e PCB- DL è di 150 fg/m3, di 300 secondo il World Health Organization.
I COMMENTI POLITICI
“Non ci sono mai state situazioni di criticità particolari nel Bosco delle Querce. I dati attuali confermano le analisi che nel corso degli anni Regione Lombardia ha avuto modo di verificare prima sulla base della convenzione con il Comune di Seveso che si occupava della gestione delle vasche e direttamente nella fase più recente. Ritengo incomprensibile come improvvisamente un po’ di tempo fa si sia riaccesa una preoccupazione fortissima che non sembra basata su evidenze fattuali e che mi risulta difficile comprendere quale scopo possa avere avuto. È stato un allarme del tutto infondato» l’intervento dell’Assessore regionale Cattaneo a tranquillizzare la cittadinanza. E ancora “Tutte le analisi effettuate oggi e in passato escludono un pericolo di natura ambientale. Non ci sono mai state evidenze di contaminazioni dovute al mal funzionamento delle discariche. Certo, stiamo parlando di manufatti che oramai hanno quarant’anni ed è normale che necessitino di alcuni interventi, già finanziati, del tutto all’interno dell’ordinarietà della vita di strutture di questo genere”. Cattaneo, al termine della serata, ha aperto nuovamente al Comune di Seveso per la gestione delle vasche e i relativi controlli, un evidente segnale che fino al 2020 le cose era state fatte con dovizia di attenzione. “Il Comune di Seveso sceglierà in futuro cosa fare e in tutta libertà ben sapendo che avrà Regione Lombardia sempre al suo fianco. Se riterrà di assumersi questo onere direttamente siamo disposti a valutare le modalità affinché possa avvenire”.
“Il Bosco delle Querce sta bene, è vivo, è controllato e monitorato costantemente. La sicurezza ambientale è garantita per tutti i cittadini che quotidianamente lo frequentano. La bontà dei dati illustrati da ERSAF vale ancora di più se consideriamo che in questi mesi sono state effettuate anche analisi non obbligatorie rispetto ai protocolli canonici, significa che si è andato anche oltre nelle indagini per poter dire tranquillamente che oggi non c’è alcun pericolo di contaminazione» la chiosa del Sindaco Alessia Borroni.
Seveso Futura parla per voce del consigliere Garofalo: ”Abbiamo dovuto attendere 15 mesi prima che un rappresentante politico di Regione Lombardia ci mettesse la faccia, qui a Seveso, per dire come stanno davvero le cose con le vasche della diossina del Bosco delle Querce. Fortunatamente, a colmare quel vuoto istituzionale ci hanno pensato le associazioni del territorio, che non smetteremo mai di ringraziare per il prezioso lavoro di custodi e di difensori della memoria. I dati confermano quello che sapevamo: non c’è un pericolo per la salute, le vasche tengono bene, la manutenzione straordinaria è in corso e dà esiti rassicuranti anche se, dopo 40 anni, la struttura va monitorata con attenzione anche in futuro”
LUCA ALLIEVI, L’EX SINDACO E LE ACCUSE SULLA GESTIONE
Che la situazione non sia tranquilla viene evidenziato dal gruppo di manifestanti presenti all’incontro che senza giri di parole hanno accusato Regione e Comune di “curare l’ambiente e il clima con asfalto e diossina”.

Luca Allievi, ex sindaco di Seveso che chiede le dimissioni proprio per la cattiva gestione della diossina, è voluto intervenire con parole di dure: “ non sono stato invitato all’incontro per un contraddittorio sul tema. L’assessore Cattaneo teme di non reggere il confronto e qualche domanda scomoda? E’ grazie a me che Regione Lombardia ha investito 450.000 euro per analizzare lo stato delle vasche di discarica contenenti materiale inquinato da diossina ed effettuare i primi lavori di manutenzione. Dal punto di vista dell’assunzione di responsabilità del mancato presidio, in passato, da parte di Regione Lombardia l’assessore Raffaele Cattaneo ha cercato di scaricare la colpa sugli amministratori locali, in particolare proprio su di me. Ma rispediamo al mittente queste affermazioni in quanto i fatti ci hanno dato ragione e sono tutti documentati e registrati al protocollo del Comune di Seveso. L’assessore Raffaele Cattaneo avrebbe, forse, potuto evitare questi passaggi ma d’altronde lo conosciamo da anni.
Nel 2007, in qualità di assessore ai Trasporti di Regione Lombardia, venne a Seveso per bloccare il progetto di interramento locale della ferrovia, trovando nell’allora sindaco Clemente Galbiati una ottima sponda.
Ora si presenta a Seveso non per ringraziare chi ha sollevato un tema e l’ha risolto ma per cercare di difendere l’indifendibile, trovando ancora sulla poltrona di primo cittadino un sindaco debole come Alessia Borroni che, dal punto di vista tecnico, è ben consapevole della situazione trovata nel Bosco delle Querce di Seveso e Meda all’insediamento della Giunta Allievi in quanto assessore ai Lavori Pubblici ed Ecologia, ma tant’è. Per ora siamo felici che le nostre segnalazioni siano serviti a fare interventi a favore della comunità di Seveso, con buona pace degli esponenti locali di Fratelli d’Italia, Forza Italia e Salvini Premier che hanno tentato di boicottare l’azione, senza riuscirci.