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Da Brugherio al podio dei Crossfit Games 2022: la spina bifida non ferma Elena

7 ottobre 2022 | 16:48
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Da Brugherio al podio dei Crossfit Games 2022: la spina bifida non ferma Elena
Atleta e allenatrice nella palestra di Brugherio

Si allena con il Corona Ferrea Crossfit la 25enne di Seregno: “l’allenatrice Sara è stata il mio spiraglio di luce dopo la pandemia”.

È nata a Brugherio la bella storia di Elena Pietroni, vice-campionessa mondiale di crossfit ai Crossfit Games 2022. La spina bifida priva la 25enne di Seregno della sensibilità agli arti inferiori e la costringe su una sedia a rotelle. Ma poi, quando arriva agli anelli, la studentessa di filosofia spicca il volo e fa il pieno di punti davanti alle giurie. E dopo il terzo posto alla gara mondiale Usa, giocata a distanza, la brianzola si è aggiudicata l’argento a Barcellona al Wodcelona 2022, a settembre. “Risultati che non mi aspettavo – racconta entusiasta – anche perché faccio questo sport solo da un anno. Però io e Sara ci abbiamo creduto davvero e abbiamo lavorato tanto”. Sara Nicolis è l’allenatrice, titolare della società sportiva dilettantistica Corona Ferrea Crossfit di Brugherio, e passionaria dello sport e dell’inclusione, “E’ stata il mio spiraglio di luce”, dice Elena spiegando che pur avendo sempre praticato sport (il nuoto da quando era piccola) la pandemia l’aveva bloccata per due anni mandandola un po’ “fuori strada”.

LA STORIA

Succede che Elena scopre il Crossfit e allenandosi nella palestra di Sara, insieme agli atleti normodotati, raggiunge livelli promettenti. Succede poi che Sara, un tipo che con i limiti non va troppo d’accordo, si scontra con l’assenza totale di competizioni italiane di Crossfit aperte ai disabili. E perchè non guardare all’estero? I Crossfit Games 2022 aprono alcune sezioni dedicate, ma solo a distanza. Meglio di niente, “comunque il regolamento è ufficiale e le misurazioni formali – racconta – quindi ho iscritto Hellen”. La chiama così perché la prima volta che la ragazza si è presentata in palestra, l’allenatrice ha letto la scritta sul retro della carrozzina. Era solo un vezzo, ma è diventato il nome di battaglia dell’atleta che al suo debutto, nella più importante competizione mondiale della disciplina, ha portato a casa una medaglia di bronzo.

LA MISSION IMPOSSIBLE SI AVVERA

Non un punto di arrivo, ma un punto di partenza: allenatrice e sportiva cercano gare più vicine ma in presenza, “perchè la presenza dà emozioni insostituibili”, e salta fuori la gara europea di Spagna. “Tra il volo, l’auto a noleggio, le attrezzature, l’hotel e altre spese il conto arrivava a 3mila euro. Non potevamo permettercelo”, racconta la coach. Ecco la soluzione: una raccolta fondi tra conoscenti, con un passaparola e il supporto di un barbiere che mette a disposizione i suoi prodotti come gadget di ricompensa a chi dona. È così, allenamento dopo allenamento e spicciolo dopo spicciolo, che Elena vola a Barcellona, trova una gara perfettamente inclusiva, sfida le avversarie in sei workout e si piazza di nuovo sul podio, seconda.

IL FUTURO

Ora allenatrice e atleta guardano al futuro, alle altre gare e ai prossimi Crossfit Games. Tutto negli Usa “perché le competizioni aperte ai disabili sono pochissime nel mondo e su questo bisogna lavorare tantissimo – dice dalla palestra di Brugherio Sara – penso che si debba partire facendo sapere agli atleti che il Crossfit non è vietato a chi è disabile. Dobbiamo evolverci”. Nessuno, nel Crossfit Corona Ferrea, ha comunque intenzione di arrendersi. I limiti ci sono per essere superati, “e per superarli -racconta l’atleta di Seregno – bisogna prima sentirli addosso, toccarli con mano. L’importante piuttosto è trasformarli”.